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valvola di non ritorno

Valvola di non ritorno: importanza e manutenzione

Valvola di non ritorno

Se sei un proprietario di casa o un professionista del settore, probabilmente hai sentito parlare della valvola di non ritorno. Questo componente è fondamentale in molti impianti, ma spesso viene sottovalutato o addirittura ignorato.

Ma cos’è esattamente la valvola di non ritorno? È un dispositivo che permette il passaggio di un fluido in una sola direzione. In altre parole, il suo compito è quello di impedire al fluido di fluire nella direzione opposta.

L’importanza della valvola di non ritorno

La valvola di ritegno è importante perché previene i problemi di riflusso, ovvero il ritorno del fluido nella direzione opposta. Questo può causare danni al sistema, ai componenti dell’impianto e persino alla salute pubblica.

Ad esempio, in un sistema idrico, se il fluido dovesse fluire nella direzione opposta, potrebbe contaminare l’acqua potabile, causando problemi di salute pubblica.

La valvola di ritegno funziona in modo molto semplice. Quando il fluido fluisce nella direzione corretta, la valvola si apre. Ma quando il fluido cerca di fluire nella direzione opposta, la valvola si chiude, impedendo al fluido di passare.

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Come funziona la valvola di non ritorno

Come evidenziato in questa foto, il tubo blu è quello della mandata dell’acqua della rete idrica. Mentre la tubatura verde, è quella che manda l’acqua in casa. La valvola di non ritorno, va montata prima del motore, questo per evitare che l’acqua possa tornare indietro. L ‘autoclave quando i rubinetti sono chiusi, tiene l’impianto in pressione. Se non mettiamo la valvola in quella posizione, la pressione del motore spinge l’acqua verso la rete. Questo provoca la perdita della pressione nell’impianto, e l’autoclave fa attacca e stacca.

La manutenzione della valvola di non ritorno

Rotazione Titoli

Per garantire il corretto funzionamento dell’impianto e prevenire problemi di riflusso, è fondamentale effettuare regolarmente la manutenzione della valvola di ritegno.

In alcuni casi, potrebbe essere necessaria la sostituzione della valvola. Ad esempio, se la valvola è arrugginita, rotta o semplicemente non funziona più correttamente, potrebbe essere necessario sostituirla.

In generale, la manutenzione della valvola di non ritorno dovrebbe essere effettuata almeno una volta all’anno. Questo garantirà il corretto funzionamento dell’impianto e preverrà eventuali problemi di backflow.

Conclusioni

La valvola di ritegno è un componente essenziale in molti impianti, ma spesso viene sottovalutata. Garantire la manutenzione regolare della valvola di non ritorno è fondamentale per prevenire problemi di riflusso, danni al sistema e problemi di salute pubblica. Se hai bisogno di assistenza puoi chiederci una consulenza da CONTATTAMI. Oppure contatta un professionista del settore per ricevere consulenza personalizzata.

Rotazione Titoli

Resistenza boiler

Resistenza boiler come procedere alla sostituzione

Quando esce acqua dal boiler in zona centrale, sicuramente ci sono problemi in vista. Il problema può essere causato solamente da due fattori, il boiler bucato, o la resistenza forata. In tutte e due le situazioni, la causa solitamente è il calcare. Questo è dovuto alla durezza dell’acqua, e non ci sono tante soluzioni, tranne quella di mettere un filtro a l’ingresso dell’impianto. Ci sono anche dei filtri magnetici da mettere a l’ingresso dell’acqua degli elettrodomestici. Questi sono molto utili perché riescono a rendere l’acqua dolce, e quindi con poco o addirittura senza calcare. Il costo non è elevato, ed è semplice da installare. Non c’è bisogno di chiamare un professionista.

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Valvola per scaldabagno elettrico

Come scoprire da dove esce l’acqua

Smontare la resistenza del boiler

Per capire da dove esce l’acqua, bisogna smontare il carterino di plastica, quindi stacchiamo la corrente al nostro boiler, e svitiamo le viti che tengono il carterino . Appena aperto, vediamo che ci sono dei fili collegato al carter che accendono una lampadina. Seguendo i fili scopriamo che sono collegati al termostato, e facendo una leggera pressione verso il basso, lo togliamo. Adesso mettiamo da parte il carter e il termostato. Se il termostato è bagnato, allora l’acqua esce dalla resistenza bucata. Se  il boiler è bucato, si noterebbero delle macchie di ruggine su tutto il fondo del boiler.

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Come smontare la resistenza del boiler

Per togliere la resistenza, bisogna smontare i dadi che si vedono al centro del boiler. Conviene prima allentarli leggermente, per permettere a l’acqua di uscire dal boiler. Quando è stato svuotato completamente, possiamo toglierlo completamente, e pulire tutto l’interno dal calcare. Togliamo la resistenza vecchia dal piattello, smontando la vite che c’è al centro dei due contatti, e montiamo la resistenza nuova allo stesso modo. Adesso rimettiamo dentro la resistenza nuova e blocchiamola coi dadi.

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Questo breve video mostra come inserire, e quindi togliere il termostato.

Rimontare tutto come abbiamo fatto smontandolo, e completiamo chiudendo col carter il vano resistenza.

Sifone flessibile estensibile come e dove utilizzare

Sifone flessibile

Il sifone flessibile è una soluzione che ci toglie dagli impicci in modo facile e veloce, facendoci risparmiare tempo, e allo stesso tempo agevolandoci il lavoro. La sua versatilità ci permette di utilizzarlo in diverse situazioni perché alla fine è un prodotto universale. Va bene in ogni sanitario, come nei lavelli o pile ecc. A differenza del solito sifone, ci permette di poter spostare il sanitario come vogliamo al momento della lavorazione, rendendoci agevole la fase di distacco. Immaginate di dover lavorare su un bidet. In più non avendo ostruzioni che invece sono presenti nel sifone, l’acqua andrà via molto velocemente.

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La sua posizione, ci costringe a dover svitare le ghiere in luoghi scomodi, mentre avendo la possibilità di poterlo staccare dal muro; ci permette di poter lavorare in modo più agevole. Adesso vediamo come utilizzarlo e cosa dobbiamo sapere al momento dell’acquisto.

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Come si presenta il Sifone flessibile

Scarico estensibile

Il sifone estensibile è costituito da un tubo in moplen estensibile, basta tirarlo dalle due estremità, e si allunga. E’ formato da un materiale resistente al calore, quindi nessun pericolo nell’utilizzarlo, e può fare diverse curve senza strozzarsi. Da un lato ha la ghiera per essere avvitata alla piletta, e dall’altra l’uscita da inserire nello scarico a parete. Quello che dobbiamo controllare al momento dell’acquisto, è il diametro della ghiera, che deve corrispondere con quello della piletta.

Può essere da un pollice e un quarto 1, 1/4 o un pollice e mezzo, 1, 1/2. L’altra estremità di solito termina con due dimensioni, questo per dare la possibilità di adattarlo sia allo scarico da 32 mm che da 40 mm. La confezione comprende anche la guarnizione mentre per lo scarico al muro vi consiglio di acquistare il morsetto di gomma. Dovete solo assicurarvi che sia da 32 o 40 mm e vi agevolerà nel fissaggio dello scarico a parete.

Come utilizzare il sifone estensibile

Per montare il sifone estensibile occorre una chiave a pappagallo e un seghetto. Aprite la confezione e fate attenzione a non perdere la guarnizione di gomma. Inserite la guarnizione nella ghiera, ed avvitatela alla filettatura della piletta. Inserite il morsetto di gomma nello scarico a parete, e inserire il terminale del sifone estensibile al morsetto. Questo è tutto quello che bisogna fare per installare un sifone estensibile.

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Valvola di ritegno funzionamento e usi

Valvola di non ritorno

La valvola di ritegno è un elemento indispensabile in alcuni impianti idrici. Molto spesso sono invisibili, nel senso che sono messi in posti fuori mano, ma sono utilissimi. Quella che si vede nello scaldabagno è anche essa una valvola di ritegno ed è ben visibile. Le valvole messe negli autoclavi sono notati difficilmente , ma la loro importanza è assoluta, perché permettono di tenere la condotta piena.

Funzionamento della valvola di ritegno

In pratica senza di esse l’autoclave starebbe attaccato sempre. Il funzionamento di una valvola di ritegno è molto semplice da descrivere. Queste valvole hanno un senso di montaggio, indicato da una freccia stampata sopra. Quella è la direzione che deve prendere l’acqua quando la attraversa. Potete anche provarla prima di montarla, soffiando in uno dei due lati. Soffiando dal lato indicato dalla freccia, l’aria passerà attraverso la valvola, se soffiate dal lato opposto invece no, sarà come se fosse otturata.

leggi pure : Autoclave attacca e stacca

Valvola di ritegno
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Ecco questo è il suo funzionamento, l’acqua dovrà passare ma non tornare indietro. Una volta passata non deve fare marcia indietro e percorrere la strada fatta al contrario. Un posto dove dovrebbe essere montata, ma raramente la si vede, è subito dopo il contatore dell’acqua. Ti starai chiedendo che c’entra proprio li, ma invece è un posto utilissimo dove installarla.

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Perché installarla

Prova a pensare se si dispone di un recipiente in casa e questo viene riempito regolarmente. Se si è in un condominio, quando non siete in casa e non avete chiuso l’acqua, quella del recipiente potrebbe tornare indietro. In assenza di acqua nella colonna montante, l’acqua del tuo recipiente verrebbe consumata dagli altri inquilini. Certamente quest’ultimi non avrebbero nessuna responsabilità, ma al tuo rientro, il recipiente sarebbe vuoto.

Senza contare che il tuo contatore l’acqua perduta l’ha segnata, quindi pagherai acqua che non hai consumato. Bisogna comunque tenere sotto controllo il oro funzionamento, come tutte le cose soffrono l’usura. Quindi periodicamente assicurati che funzioni correttamente per non trovarti senza acqua.

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Tubo del gas

Perché mettere il tubo del gas interno a vista

Tubo del gas

Il tubo del gas è consigliato metterlo a vista per il semplice fatto di averlo sempre sotto controllo e capirne le condizioni. Erroneamente quasi tutti siamo portati a credere che questi tubi siano indistruttibili cosa che invece non è. Anche loro hanno una data di scadenza, e prima che si arrivi al suo scadere, è meglio provvedere alla sostituzione. Purtroppo quando il tubo si degrada non ci avvisa, e l’incidente è sempre a rischio. Questi tubi del gas in molti casi chiusi sotto il piano cottura e sopra il forno, soffrono le alte temperature che non gli fanno bene.

leggi pure: quanto consuma una stufa a gas

Se si è costretti a piazzare il tubo in questa posizione, sarebbe meglio non fissare il piano cottura in modo definitivo; per consentire la verifica del tubo periodicamente. Anche il gas provoca deterioramento al tubo di gomma essendo sostanzialmente secco come materia, e quindi la sostituzione periodica del tubo e fascette è d’obbligo. Le fascette che sono essenziali nella tenuta del tubo, col tempo diventano anche pericolose perché possono tagliare il tubo. Le fascette da utilizzare in questo caso sono quelle a bordi alzati per evitare che possano tagliare il tubo.

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Tubo con regolatore
Tubo con regolatore

Anche il regolatore in caso si usi il gas in bombola è importante tenere sotto controllo. Anche loro soffrono l’usura, sopratutto quello delle stufe perché per lungo periodo poi rimangono inattivi. Quindi sempre meglio prima di rimettere in funzione la stufa, revisionare regolatore e tubo.

Tubo gas interrato

Il tubo del gas molto spesso viene messo sotto traccia, e in questo caso il tubo non è di gomma. Anche il questo caso comunque è bene utilizzare delle precauzioni. La normativa dice che il tubo del gas messo sotto traccia, deve essere del tipo rivestito. Questo perché la sua guaina che deve essere integra, deve raggiungere i due punti esterni della traccia.

fascetta per tubo del gas
Fascetta tubo del gas

Questo consente in caso di perdite, di far fuoriuscire il gas all’aperto e no sotto traccia. Questo perché se la perdita fosse sotto traccia, il gas non avendo sfogo, esploderebbe. Anche i tubi flessibili sono sempre da verificare come le loro guarnizioni. Meglio tenere sotto controllo tutto l’impianto periodicamente, per stare tranquilli.

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autoclave attacca e stacca

Autoclave attacca e stacca : perché succede

autoclave attacca e stacca

Quando l‘autoclave attacca e stacca indica che c’è un problema nell’impianto non necessariamente alla pompa, ma a tutto quello che ci gira intorno. Se la pompa elettrica gira, vuol dire che funziona, e se attacca e stacca, vuol dire che il tutto funziona. Il fatto di attaccare e staccare, è il funzionamento normale dell’autoclave. Questo avviene ogni volta che viene prelevata dell’acqua dall’impianto. Quindi se non è voluto questo continuo attacco e stacco, bisogna scoprire cosa lo causa.

Se non c’è effettivamente un prelievo voluto, allora questo è causato da qualche perdita l’ungo l’impianto. Altra causa potrebbe essere la valvola di ritegno. Cosa è la valvola di ritegno. Questa valvola consente il passaggio dell’acqua in un senso solamente. Pensa ad un palloncino, quando soffiamo si gonfia, e se smettiamo senza chiudere, l’aria fuoriesce. La stessa cosa succede con l’acqua e la valvola. L’acqua entra ne l’impianto a causa del motore, e appena il motore stacca, la valvola non fa tornare l’acqua indietro.


Autoclave attacca e stacca ricerca dei motivi

Uno dei motivi che causa l’autoclave attacca e stacca, potrebbe essere il mal funzionamento di questa valvola. La pompa viene azionata, manda l’acqua dentro l’impianto, e se il rubinetto è chiuso, si ferma. Se la valvola non funziona, torna indietro, e il motore si riavvia. Questo innesca un loop infinito e la cosa va avanti senza sosta. Quando il motore spinge l’acqua e non c’è un prelievo idrico in corso, l’autoclave stacca.

leggi pure : autoclave come funziona e come installarlo

Se la valvola di ritegno non funziona bene, permetterà all’acqua di scendere verso il basso, svuotando l’impianto. L’autoclave leggerà questa azione, come un apertura di rubinetto, perché la pressione nell’impianto è scesa, e azionerà il motore. Questa è una causa possibile per cui l’autoclave attacca e stacca.

In questo caso bisogna smontarla e sostituirla.

Altra possibile causa molto comune che provoca attacco e stacco dell’autoclave, è la cassetta del wc. Molte volte la sua perdita non è rilevabile se non controllata attentamente. Il modo per accorgerci se questa perde, è quella di guardare dentro al wc. Bisogna osservare attentamente l’acqua al suo interno. Vedere scorrere un filo di acqua lungo la ceramica bianca, è pressoché impossibile, ma un trucco c’è.

Bisogna osservare attentamente la superficie dell’acqua e notare se c’è un leggero increspamento. Oppure, asciugare la ceramica con un po’ di carta, e dopo sempre con la carta, vedere se è bagnata. Questo è un metodo infallibile, e bisogna essere così attenti, perché difficile da scoprire.

autoclave attacca e stacca  perdita wc

In questa immagine con la linea blu viene indicato dove scorre il filo di acqua che vi garantisco è invisibile. Mentre la zona compresa dentro i bordi arancio del rettangolo, è quella da asciugare e verificare con la carta. Questa è una perdita che può fare attaccare l’autoclave ogni 10 minuti.

Le cause di questo scorrimento d’acqua dentro al wc, generalmente sono 2.

1) La guarnizione dello stantuffo nella cassetta a zaino, o quella dove
poggia la sfera di chiusura, nella cassetta murata all’interno del muro
di solito cassetta pucci.

2) Il sovrappieno, che nelle due tipologie di cassette, è gestito in modo simile.

Nel primo caso, può essere per l’usura della guarnizione, o per il calcare, o
residui nel fondo della cassetta. I residui nell’acqua si formano a causa delle tubature
o per scarsa pulizia delle cisterne. Avete presente quei residui che trovate nei filtrini dei rubinetti
che ostruiscono l’uscita dell’acqua? Sono proprio loro. Di solito quando manca l’acqua, o viene chiusa nei condomini,
alla riapertura arriva di tutto. Soprattutto, ruggine.


Il calcare è l’altro nemico pubblico. Si attacca alla guarnizione, o allo stantuffo o sfera di chiusura
creando la fessura dove passa l’acqua. In entrambi i casi basta pulire la guarnizione, o sostituirla
ed il problema è risolto. E pulire la cassetta dai residui.

Nel caso del sovrappieno, bisogna regolare bene il galleggiante, o sostituire la guarnizione.
La guarnizione si trova nello stantuffo che chiude il passaggio dell’acqua. Qui trovi una guida dettagliata su come sostituire la guarnizione del galleggiante.

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Un altra causa è una possibile perdita che causa l’abbassamento della pressione dentro l’impianto causando l’attivazione del motore dell’acqua. Se non è in un punto visibile, bisognerà procedere alla sua ricerca mediante esclusione di zone. Anche una piccola perdita del rubinetto può essere la causa. Tante volte un semplice gocciolamento basta per far azionare la pompa, anche se con tempi più lunghi.

Voglio dire, se l’attacco e stacco avviene in tempi brevi, vuol dire che la perdita è importante. Un gocciolamento, ci metterebbe circa 10 minuti prima di far attaccare la pompa.

Autoclave attacca e stacca ricerca di eventuali perdite

Se alcuni settori sono separati da chiusure, ad esempio da centraline che servono aree separate, si può procedere per esclusione alla perdita. Escludendo le zone singolarmente, si può individuare dove sia presente la perdita. Ma per prima cosa, controllare le valvole se funzionano regolarmente.

Se è presente una centralina con le chiusure dei singoli punti acqua, potete chiudere uno alla volta le manopole. Come vedi nella foto, ogni manopola comanda un tubo che porta l’acqua ad ogni singolo sanitario. Quelli blu sono dell’acqua fredda, e quelli rossi dell’acqua calda. Chiudendo inizialmente la valvola che alimenta la centralina, escludi tutte le sue chiamate. Quindi iniziando da quella, escludi tutte le chiamate calde o fredde. Se si individua il tipo di acqua, e si scopre la perdita, allora si inizia a chiudere uno alla volta i rubinetti per capire quale perde.

Questo metodo da la possibilità di fare un controllo dettagliato in settori in modo da restringere l’area di ricerca della perdita.

Se avete bisogno di maggiori dettagli, lasciate una richiesta nella sezione commenti in fondo a l’artico

Domande frequenti

Potrebbe essere dovuto a un malfunzionamento del pressostato o a un problema con il sistema di alimentazione dell'acqua. È consigliabile controllare entrambi per individuare la causa esatta.

Solitamente, l'autoclave può essere resettata spegnendo l'alimentazione elettrica per alcuni minuti e poi riaccendendola. Tuttavia, ti consiglio di consultare il manuale dell'autoclave specifica o contattare un professionista per le istruzioni precise.

Se l'autoclave non si avvia o non riesce a mantenere la pressione adeguata, potrebbe indicare un problema con il pressostato. Si consiglia di verificare se il pressostato è bloccato o danneggiato e, se necessario, sostituirlo.

Potrebbe esserci un problema con il circuito elettrico o con il pressostato, che causa l'avvio automatico dell'autoclave. Un'ispezione professionale può aiutare a identificare la causa esatta del problema.

Se il pressostato non funziona correttamente, potrebbe verificarsi un malfunzionamento dell'autoclave, come il mancato avvio o l'impossibilità di mantenere la pressione corretta. In questi casi, è consigliabile sostituire il pressostato difettoso.

La regolazione del pressostato può variare a seconda del modello dell'autoclave. Tuttavia, di solito coinvolge la regolazione di una vite o di un interruttore per impostare la pressione desiderata. Consultare il manuale dell'autoclave o contattare un tecnico specializzato per le istruzioni specifiche.

Ci potrebbe essere un problema con il pressostato o con il relè di controllo, che impedisce al motore di spegnersi quando la pressione raggiunge il livello desiderato. È consigliabile effettuare una verifica o consultare un professionista per risolvere il problema.

La pressione adeguata per un'autoclave può variare in base all'applicazione e alle specifiche del sistema. Di solito, la pressione si aggira intorno ai 2-3 bar, ma è importante seguire le indicazioni del produttore o consultare un tecnico specializzato per ottenere la pressione corretta.

Potrebbero esserci diversi motivi per cui il motore dell'acqua non parte, tra cui un problema di alimentazione elettrica, un interruttore difettoso o un guasto del motore stesso. È consigliabile controllare l'alimentazione elettrica e, se necessario, chiamare un tecnico per l'assistenza.

Se l'autoclave non si accende o non riesce a mantenere la pressione desiderata, potrebbe indicare un problema con il pressostato. È consigliabile verificare se il pressostato è bloccato o danneggiato e, se necessario, sostituirlo.

Per rimuovere l'aria dalla pompa dell'autoclave, puoi aprire una valvola di spurgo presente sul sistema o eseguire una procedura di "purging" seguendo le istruzioni specifiche del produttore o consultando un tecnico specializzato.

La pressione consigliata per gonfiare la palla dell'autoclave dipende dalle specifiche del sistema e può variare. È importante seguire le indicazioni del produttore o consultare un tecnico specializzato per ottenere la pressione corretta.

L'aria viene di solito immessa nell'autoclave tramite una valvola di riempimento dell'aria apposita. È possibile aprire la valvola per consentire all'aria di entrare nel sistema. Tuttavia, ti consiglio di seguire le istruzioni specifiche del produttore o consultare un tecnico per eseguire correttamente la procedura.

Se si rompe il vaso di espansione, l'autoclave potrebbe perdere la sua capacità di mantenere la pressione adeguata. In questo caso, il vaso di espansione dovrà essere sostituito per ripristinare il funzionamento corretto del sistema.

La palla dell'autoclave, chiamata anche serbatoio di espansione o serbatoio accumulatore, serve a compensare le variazioni di pressione nell'autoclave. Assorbe l'espansione dell'acqua calda e aiuta a mantenere una pressione costante nel sistema.

Il costo di una palla dell'autoclave può variare a seconda del modello, della capacità e del produttore. È consigliabile cercare fornitori o rivenditori di attrezzature per l'idraulica per ottenere informazioni precise sui prezzi.

Il costo di una palla di autoclave può variare a seconda del modello, della capacità e del produttore. È consigliabile cercare fornitori o rivenditori di attrezzature per l'idraulica per ottenere informazioni precise sui prezzi.

Ci potrebbero essere diverse ragioni per cui la pompa dell'acqua rimane sempre accesa, come un malfunzionamento del pressostato o un problema con il sistema di controllo. È consigliabile verificare il pressostato e le connessioni elettriche per individuare la causa del problema. In caso di dubbi, è meglio consultare un professionista qualificato per la diagnosi e la riparazione.

scaldabagno perde acqua

Scaldabagno perde acqua : cause e rimedi

scaldabagno perde acqua

Può succedere che da un momento all’altro lo scaldabagno perde acqua. Certo se è nuovo, o comunque non tanto vecchio, non dovrebbe succedere, ma le cause perché questo si verifica sono tante. Quindi in base a quale problema si presenti, potrebbe succedere anche ad uno scaldabagno nuovo. Potrebbe trattarsi anche di un difetto di fabbricazione, infatti molte case offrono garanzia anche di dieci anni. Anche la scelta è complice di questi guasti; perché se si ricerca solo il prezzo e non la qualità può succedere di imbattersi in un articolo scadente. Un consiglio che vi do, andate sempre su articoli che siano smaltati all’interno. Questo evita che alla lunga le parti in metallo possano iniziare ad arrugginirsi causando i fori. In questa guida tratteremo tutte le possibili cause di perdita di acqua dello scaldabagno in modo da trattarle tutte in una sola guida.

Scaldabagno perde

  1. Perde acqua da sotto
  2. Acqua dalla valvola
  3. Perde acqua ruggine
  4. Perde acqua dal termostato

Un altro consiglio importante, è quello di eliminare la presa elettrica che di solito alimenta lo scaldabagno, ed è posizionata proprio sotto. Questo per evitare che in caso di perdita, l’acqua potrebbe venire a contatto con l’energia elettrica causando i danni che puoi immaginare. Per spostare una presa elettrica non è tanto difficile, conviene farlo. In questa guida viene spiegato come spostare un punto luce, seguendola riuscirai a farlo da te.

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* Perde acqua da sotto

Questa è la condizione più generale che possa esistere, perché nella parte di sotto dello scaldabagno c’è di tutto e di più. La perdita potrebbe venire dai flessibili, che magari si sono rotti, o magari dalla guarnizione di questi. Se vediamo gocciolare l’acqua dalla curvatura del flessibile, non vuol dire che perda da li. In questo caso è consigliato togliere l’alimentazione elettrica allo scaldabagno, e con la mano risalire il flessibile per controllare da dove inizia ad uscire l’acqua. Se man mano si sale con le dita ci accorgiamo che è asciutto, vuol dire che la perdita non è in questa direzione. Magari risalendo dall’altro lato riusciamo a trovare l’acqua, ma se è anche li asciutto allora la perdita è in quel punto del flessibile. Allora si procede alla sua sostituzione seguendo questa guida Come sostituire il tubo flessibile.

* Acqua dalla valvola

valvola scaldabagno

Questa perdita è molto semplice da individuare anche se in molti casi può confondersi con quella del flessibile. Ma basta stare attenti e ci si accorge subito se la perdita è sulla valvola. Questa valvola è molto importante, e bisogna sostituirla se è guasta perché il suo compito riguarda la sicurezza. In pratica se l’impianto ha una pressione alta, la valvola è uno sfogo e fa abbassare la pressione. A riguardo vi consiglio sempre di regolare il termostato in posizione 60-70 gradi non di più. Questo oltre a garantire una vita più lunga all’impianto, allunga la vita anche allo scaldabagno. Per sostituire la valvola staccare prima sempre la corrente allo scaldabagno, e per montare la valvola nuova; mettetela col verso giusto, la freccia stampata sopra indica la direzione dell’acqua. Va montata all’ingresso dell’acqua fredda dello scaldabagno .

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C’è ne sono diversi modelli di valvola, prendete quella con la levetta in modo da poterla fare scattare ogni tanto.

* Perde acqua ruggine

resistenza scaldabagno

Questa è la situazione più brutta perché lo scaldabagno perde acqua di un colore che non preannuncia niente di buono. Anche se la ruggine potrebbe essere causata da una precedente perdita. Se è molto intensa come perdita e colore, e proviene dal centro potrebbe essere per due motivi. Primo, se ha il tappo centrale che si può aprire, potrebbe essere la guarnizione a causare la perdita. Questo potrebbe significare che lo scaldabagno non sia proprio andato. Anche se il colore dell’acqua comunque non è cosa normale. Secondo, che si sia bucato lo scaldabagno, e qui bisogna proprio sostituirlo. per procedere alla sua sostituzione, seguite questa guida: Come sostituire lo scaldabagno. Se invece è la guarnizione centrale, dovete scendere lo scaldabagno come viene indicato nella guida appena inserita, e sostituirla.

* Perde acqua dal termostato

Resistenza scaldabagno

Anche in questo caso la perdita è abbastanza intuibile, e qui bisogna intervenire in modo abbastanza celere, perché lo scaldabagno perde acqua e c’è la corrente elettrica di mezzo. Adesso che l’acqua esca dal termostato , è un po’ anomala come cosa, perché il termostato non è a contatto con l’acqua. Quindi in questo caso può essere come il punto tre di questa guida, e si sia bucato l’alloggio del termostato. Lo scaldabagno è salvo, bisogna smontare la parte centrale per togliere la resistenza che alloggia il termostato. L’incriminato è lei la resistenza che è a contatto con l’acqua. Bisogna sempre svuotare e scendere lo scaldabagno per operare.

Portarotolo carta igienica quale scegliere

Scegliere quello più bello o funzionale

Porta rotolo carta igienica

Quando pensiamo agli accessori da bagno ci accorgiamo sempre che quello malandato è il portarotolo carta igienica e in prima analisi ci chiediamo come mai. E’ pure vero che anche gli altri vengono usati allo stesso tempo ma rimangono quasi sempre fissati bene, mentre lui proprio no. Però è anche vero, che è quello più stressato, e che riceve più colpi accidentali di tutti, anzi azzarderei proprio l’unico. Vogliamo parlare anche della sua disposizione ? vi è mai capitato di trovarlo messo nel posto più comodo da raggiungere ? forse è anche per questo che prende qualche colpo in più e quindi è sempre staccato dalla sua sede col risultato che il rotolo è sempre in giro, o manca al momento del bisogno. Adesso proviamo a scegliere quello più comodo in base alle nostre esigenze.

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Portarotolo carta igienica

Prima di scegliere dobbiamo avere chiaro il posto dove piazzarlo perché non sempre c’è una zona comoda. Spesso si sceglie quello carino che si adatta al resto del arredo bagno; ma alla fine quando cerchiamo dove e come metterlo finisce che rimane in camerino parcheggiato aspettando tempi migliori. In commercio ci sono tantissimi modelli di vario genere e tipo ma quello che a noi interessa è la sua utilità. Per evitare di bucare un po’ ovunque sarebbe bene andare su modelli adesivi in modo che quando bisogna cambiarlo almeno non rimangono fori dei tasselli. Potreste anche dare una occhiata a questa mia guida dove tratto gli accessori bagno adesivi, mentre qui potremmo anche prendere in considerazione altre soluzioni.

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Ad esempio il portarotola carta igienica lo si potrebbe scegliere a piantana con la comodità di poterlo spostare a piacimento. Ce ne sono anche di combinati con porta scopino water e anche con altre combinazioni molto utili dove bisogna anche recuperare spazio. Non dico che quelli che si bloccano coi tasselli sono da escludere, ma è pure vero che se non fissati bene poi rimangono i fori. Poi se uno ha visto costruire la casa sa anche dove metterlo, se non è così, chi vi dice che proprio li non passano tubi. Quindi tante volte è meglio andare sul sicuro perché per una cosa così banale, si possono fare danni costosi.

Scaldabagno guida alla scelta e a come sostituirlo

Guida alla scelta e alla sua installazione.

guida montaggio scaldabagno

Lo scaldabagno è un apparecchio che serve per riscaldare l’acqua sanitaria e funziona ad energia elettrica o a gas a seconda del tipo che utilizziamo. Lo scaldabagno elettrico riscalda l’acqua mediante l’energia elettrica la quale alimenta una serpentina che posizionata al suo interno riscalda l’acqua.

Il suo consumo di energia è mediamente di 1-2 KW e questo lo rende poco economico ma se si adottano degli accorgimenti il suo consumo può essere ridotto di parecchio; basta capire il suo funzionamento e il gioco è fatto. Ma come funziona ? lo spieghiamo subito: Quando accendiamo lo scaldabagno la

Come sostituire lo scaldabagno


resistenza rimane accesa fino a quando l’acqua al suo interno non raggiunge la temperatura da noi desiderata e tarata dal termostato. Quindi se noi regoliamo il termostato a 75 gradi quando l’acqua raggiunge quella temperatura il boiler si spegne. L’acqua al suo interno viene mantenuta a temperatura grazie alle pareti coibentate del boiler anche se col passare delle ore qualche grado si va perdendo.

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Cosa succede nello scaldabagno appena apriamo il rubinetto

Ma cosa succede se noi apriamo il rubinetto dell’acqua calda; semplice, appena apriamo l’acqua calda per prelevare 1 litro di acqua all’interno del boiler entra subito 1 litro di acqua fredda. Questo perché in automatico il livello dell’acqua all’interno del boiler viene ricompensato all’istante, e questa acqua fredda fa scendere la temperatura. Di conseguenza il termostato legge il calo di temperatura e riaccende la resistenza per riportare la temperatura al livello massimo.

Quindi se noi teniamo il boiler sempre acceso avremo sempre l’acqua calda, ma di contro avremo sempre un consumo di energia elettrica. Visto adesso come funziona possiamo adottare un sistema che ci garantisce l’acqua calda e contemporaneamente un risparmio di energia elettrica. Questo lo abbiamo tenendo acceso il boiler solamente di notte perché solitamente di notte nessuno apre il rubinetto dell’acqua calda.

E di conseguenza il boiler senza dispersione impiegherà un tempo più breve a raggiungere la temperatura settata. Questo ci garantisce un risparmio sui consumi energetici e l’acqua calda al nostro risveglio. Ricordandoci di spegnerlo appena alzati in modo che tutto il giorno rimanga spento. Il tutto sommato al fatto che con le fasce orarie l’energia di notte ci costa meno con una azione riceviamo due vantaggi.

Regolazione del termostato.

Un altro punto a nostro favore può essere segnato se regoliamo la temperatura massima da raggiungere intorno ai 65 gradi. Così evitiamo una pressione nell’impianto molto alta che può portare anche danni all’impianto e allo stesso tempo ci garantisce una vita più lunga dello scaldabagno. teniamo presente sempre che mai utilizzeremo l’acqua ad una temperatura maggiore e quindi dovremo sempre stemperarla con quella fredda. In poche parole uno spreco inutile. In conclusione boiler acceso solo di notte e settato a temperatura sui 60 gradi.

Lo scaldabagno a gas

Lo scaldabagno a gas invece ha un funzionamento come le caldaie tradizionali quindi appena apri il rubinetto dell’acqua calda, si accende il bruciatore che è posizionato sotto la serpentina dove passa l’acqua riscaldandosi andando o in un piccolo boiler e poi al rubinetto o direttamente al rubinetto a seconda del modello che abbiamo. Tra i due quale sia più conveniente bisogna valutarlo e per farlo bisogna tenere presente tante cose rimanendo sempre convinto che se lo scaldabagno elettrico lo si tiene sempre acceso allora quello a gas vince alla grande come risparmio.

Come sostituire il filtro acqua rubinetto intasato

Semplice guida per ripulire o sostituire il filtro del rubinetto

come sostituire il filtro acqua del rubinetto

Alcune volte può capitare che aprendo il rubinetto esca poca acqua mentre negli altri esce in modo regolare. Questo può capitare sia che apriamo l’acqua calda che fredda; e così facendo riusciamo a capire che non è un problema di malfunzionamento dell’ impianto, ma del filtro acqua del rubinetto otturato . Questo accade di solito quando si chiude l’acqua generale nei condomini per delle riparazioni e quando si riapre la pressione porta con se dei detriti che ci sono nelle condotte. Oppure quando in casa usiamo lo scaldabagno per riscaldare l’acqua e siccome produce calcare può succedere che dei frammenti arrivino al rubinetto intasandolo. Il calcare è un po’ più difficile da togliere perché aderisce molto bene nel filtrino del rubinetto.

Come procedere

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Per risolvere questo problema dobbiamo svitare con le mani se ci riusciamo o con l’aiuto di una filtro notiamo incrostazioni di calcare, o provvediamo alla sua sostituzione, oppure lo mettiamo in un bicchiere con un po di anti calcare, e appena pulito rimontiamo il tutto e il nostro rubinetto intasato funzionerà come nuovo. E’ cosa buona controllare periodicamente tutti i filtri dei rubinetti in modo da tenerli sempre puliti; e allo stesso tempo, facili da svitare con le sole mani senza bisogno di usare chiavi. Se si decide di comprarne di nuovi, comprate quelli che riducono il getto, in modo che avrete anche un buon risparmio nel consumo dell’acqua.

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