Fai da te

Conta caratteri

Conta Caratteri Parole e Battute: Tutto in uno

Scopri l’importanza del conta caratteri, conta parole e delle battute per l’ottimizzazione SEO. Questi strumenti ti aiuteranno a creare contenuti di alta qualità e a migliorare la visibilità online. Leggi di più!

Parole totali: 87 Caratteri totali: 566

Lunghezza media delle frasi: 13 parole


Nell’era digitale, il conteggio delle parole, dei caratteri e delle battute è diventato un aspetto cruciale per l’ottimizzazione dei contenuti e per migliorare la visibilità online. Questi strumenti sono particolarmente utili per l’ottimizzazione SEO e per creare contenuti di alta qualità che catturino l’attenzione dei motori di ricerca.

Il conteggio dei caratteri è un parametro fondamentale per garantire che i tuoi testi siano adeguati alle limitazioni di spazio, come i titoli dei siti web o i messaggi sui social media. Ogni piattaforma ha restrizioni diverse, quindi è importante mantenere la conta dei caratteri entro i limiti consentiti per evitare di tagliare parti importanti del tuo messaggio.

L’importanza della conta dei caratteri

La conta delle parole è un altro elemento essenziale per l’ottimizzazione dei contenuti. I motori di ricerca come Google considerano la rilevanza e la densità delle parole chiave all’interno di un testo. Pertanto, è consigliabile includere parole chiave pertinenti nel tuo contenuto, mantenendo allo stesso tempo una scrittura chiara e coerente.

Dai un occhiata agli altri calcolatori di lopossofare.it

Il conteggio delle parole può essere utile anche per determinare la lunghezza del tuo contenuto. Alcuni studi suggeriscono che i contenuti più lunghi tendono ad avere un miglior posizionamento nei motori di ricerca. Tuttavia, l’obiettivo principale dovrebbe essere fornire contenuti di qualità che siano utili e interessanti per i lettori.

Il nostro conta caratteri completo di tutto

Oltre al conteggio delle parole, il conteggio delle battute può essere importante in alcune situazioni. Ad esempio, se stai scrivendo un testo per un annuncio pubblicitario o un post sui social media che ha un limite di battute, è fondamentale assicurarsi che il tuo messaggio sia chiaro e coinvolgente, anche in uno spazio limitato.

L’uso di strumenti di conteggio caratteri, parole e battute è essenziale per garantire che i tuoi contenuti siano ottimizzati per l’ottimizzazione SEO. Ci sono molte risorse online disponibili gratuitamente per aiutarti a controllare facilmente la lunghezza del tuo testo e assicurarti di rispettare i parametri necessari.

Controllo Testo di Lopossofare.it

Conta caratteri di Lopossofare.it

Incolla qui il testo:

Risultati:

Offerte Amazon imperdibili scopri queste opportunità

In conclusione, il conteggio dei caratteri, delle parole e delle battute è un elemento chiave nell’ottimizzazione dei contenuti per i motori di ricerca. Utilizzare questi strumenti ti aiuterà a creare contenuti di alta qualità e a migliorare la tua visibilità online. Assicurati di mantenere un equilibrio tra la quantità di parole e la qualità del contenuto, fornendo informazioni utili e rilevanti per i tuoi lettori.

Ducotone Di Maria prezzi

Ducotone Di Maria: Prezzi, Caratteristiche

Utilizzi Versatili – Guida Completa

Scopri tutto sul Ducotone di Maria: prezzi convenienti, caratteristiche di alta qualità e suggerimenti per l’utilizzo. Leggi l’articolo per conoscere i vantaggi della pittura Ducotone, compresi Ducotone bianco, Ducotone antimuffa e altre opzioni disponibili a prezzi competitivi.

Se stai cercando una pittura di qualità per le tue pareti, il Ducotone di Maria è la scelta ideale. In questo articolo, esploreremo tutto ciò che devi sapere su questo versatile prodotto. Scoprirai i prezzi convenienti del Ducotone di Maria, le sue caratteristiche di alta qualità e i molteplici utilizzi che lo rendono adatto a ogni tipo di progetto. Approfondiremo anche le opzioni Ducotone bianco, Ducotone antimuffa e altre varianti, offrendoti una guida completa su come sfruttare al meglio questa pittura innovativa.

Caratteristiche del Ducotone di Maria:

Ducotone Di Maria

Il Ducotone di Maria è noto per le sue eccellenti caratteristiche. Questa pittura murale di alta qualità offre una copertura uniforme e una durata eccezionale. Le sue resine speciali e i pigmenti di alta qualità garantiscono risultati sorprendenti. Inoltre, il Ducotone di Maria è disponibile in una vasta gamma di colori, permettendoti di scegliere la tonalità perfetta per ogni ambiente. La sua resistenza alle macchie e la facilità di pulizia lo rendono un’opzione ideale per le aree ad alto traffico.

Vuoi diluire il ducotone con le giuste proporzioni ? Leggi qui

Prezzi del Ducotone di Maria:

Una delle principali ragioni per scegliere il Ducotone di Maria è il suo prezzo accessibile. Questa pittura murale offre un ottimo rapporto qualità-prezzo, garantendo risultati di alto livello senza svuotare il tuo portafoglio. I prezzi del Ducotone di Maria possono variare in base alle dimensioni del progetto e alla marca selezionata. Tuttavia, sia che tu stia lavorando su una singola parete o su un’intera casa, troverai opzioni convenienti che soddisferanno le tue esigenze di budget.

Confronta i prezzi con le offerte imbattibili di Amazon

Utilizzi Versatili del Ducotone di Maria:

Il Ducotone di Maria trova ampio utilizzo in diverse situazioni. La sua versatilità lo rende adatto per interni residenziali, uffici e spazi commerciali. Puoi utilizzarlo per dipingere pareti, soffitti, porte e persino mobili. Inoltre, il Ducotone bianco è particolarmente popolare per creare ambienti luminosi e moderni. Se desideri una soluzione antimuffa per ambienti umidi come bagni e cucine, puoi optare per il Ducotone antimuffa. Scegli la variante di Ducotone più adatta alle tue esigenze e trasforma gli spazi con facilità.

In conclusione ducotone Di Maria prezzi

Il Ducotone di Maria è una scelta eccellente per coloro che cercano una pittura murale di qualità a prezzi convenienti. Con le sue caratteristiche di alto livello, tra cui una vasta scelta di colori, resistenza alle macchie e facilità di pulizia, il Ducotone di Maria offre risultati sorprendenti. Sia che tu voglia creare un ambiente luminoso con Ducotone bianco o che necessiti di una soluzione antimuffa per ambienti umidi, il Ducotone di Maria soddisferà le tue aspettative. Scegli il Ducotone di Maria e trasforma le tue pareti con stile e convenienza.

Domande frequenti su Ducotone Di Maria prezzi

Che cosa è il Ducotone?

Il Ducotone è una pittura decorativa di alta qualità utilizzata per la tinteggiatura di pareti e superfici interne. È caratterizzata da una finitura opaca e vellutata, ed è disponibile in una vasta gamma di colori.

Quanto costa 10 litri di pittura Ducotone?

Il costo di 10 litri di pittura Ducotone dipende dalla marca e dalla qualità del prodotto. È consigliabile fare una ricerca presso i rivenditori o contattare i produttori per ottenere informazioni specifiche sui prezzi.

Quanto costa 14 litri di vernice?

Il costo di 14 litri di vernice varia in base al tipo di vernice, al marchio e alla qualità del prodotto. È consigliabile consultare i rivenditori o fare ricerche online per avere un’idea dei prezzi attuali.

Quanto costa una latta di bianco?

Il costo di una latta di vernice bianca dipende dalla marca, dalla quantità e dalla qualità del prodotto. Si consiglia di verificare presso i rivenditori o online per conoscere i prezzi attuali.

Quanto costa la pittura Ducotone?

Il costo della pittura Ducotone varia in base al tipo di finitura, alla dimensione del contenitore e al marchio. È consigliabile fare una ricerca presso i rivenditori o contattare i produttori per avere informazioni aggiornate sui prezzi.

Quando usare il Ducotone?

Il Ducotone è adatto per l’uso in varie situazioni, come la tinteggiatura di pareti interne di abitazioni, uffici o locali commerciali. È particolarmente apprezzato per la sua finitura opaca e la sua resistenza alle macchie. Può essere utilizzato su superfici di diversi materiali, come intonaco, legno o metallo.

Perché la pittura si sfoglia?

La sfogliatura della pittura può essere causata da diversi fattori, tra cui una scarsa preparazione della superficie prima dell’applicazione, l’utilizzo di prodotti di scarsa qualità o l’esposizione a condizioni atmosferiche estreme. È importante seguire le istruzioni del produttore e preparare adeguatamente la superficie prima di dipingere per evitare problemi di sfogliatura.

Come pulire il Ducotone?

Per pulire il Ducotone, è consigliabile utilizzare un panno morbido o una spugna leggermente umida con acqua e sapone neutro. Evitare l’uso di prodotti chimici aggressivi o abrasivi che potrebbero danneggiare la superficie. In caso di macchie persistenti, consultare le istruzioni del produttore o contattare un professionista del settore.

Quanti litri di vernice per 90 mq?

La quantità di vernice necessaria per coprire 90 mq dipende dalla finitura desiderata, dal tipo di superficie e dall’assorbimento della vernice. In generale, si consiglia di calcolare una copertura media di 10-12 metri quadrati per litro di vernice. Quindi, per 90 mq, potrebbero essere necessari circa 7-9 litri di vernice.

Quanti litri di vernice per 80 mq?

La quantità di vernice necessaria per coprire 80 mq dipende da diversi fattori, come il tipo di superficie, la finitura desiderata e l’assorbimento della vernice. In media, si può calcolare una copertura di circa 10-12 metri quadrati per litro di vernice. Pertanto, potrebbero essere necessari circa 6-7 litri di vernice per coprire 80 mq.

A cosa serve la pittura traspirante?

La pittura traspirante è progettata per consentire il passaggio dell’umidità attraverso le superfici dipinte. Questo tipo di pittura è particolarmente utile in ambienti soggetti a condensazione o umidità, in quanto aiuta a prevenire la formazione di muffe e la delaminazione delle superfici. La pittura traspirante è spesso utilizzata in ambienti come cucine, bagni e lavanderie.

Perché si vedono le pennellate?

Le pennellate possono essere visibili sulla superficie dipinta per diverse ragioni, tra cui l’utilizzo di pennelli di scarsa qualità, una tecnica di applicazione imprecisa o una finitura opaca che non copre completamente le tracce del pennello. Per ottenere una superficie più uniforme, si consiglia di utilizzare pennelli di buona qualità e applicare la pittura in strati sottili, lavorando con movimenti uniformi.

Perché si vedono le pennellate sul muro?

Le pennellate possono essere visibili sul muro per vari motivi, come la scelta di una finitura opaca che non copre completamente le tracce del pennello, l’utilizzo di pennelli di scarsa qualità o una tecnica di applicazione inadeguata. Per ottenere una superficie più uniforme, si consiglia di utilizzare pennelli di qualità, lavorare con movimenti uniformi e applicare la pittura in strati sottili. Occhio alla diluizione.

Cosa succede se non si usa il fissativo?

L’utilizzo di un fissativo può aiutare a migliorare l’adesione e la durata della pittura sulle superfici. Se non si utilizza un fissativo adeguato, la pittura potrebbe essere meno resistente e più soggetta a scolorimento, macchie o scrostamenti nel tempo. È consigliabile seguire le istruzioni del produttore e utilizzare il fissativo consigliato per ottenere i migliori risultati.

Quanta acqua nel Ducotone?

Il rapporto di diluizione dipende dalla marca e dal tipo di pittura Ducotone. È importante seguire le istruzioni del produttore sulla quantità di acqua da aggiungere per ottenere la consistenza desiderata. In generale, si consiglia di aggiungere acqua gradualmente e mescolare bene fino a raggiungere la consistenza desiderata.

Quanto Ducotone serve?

La quantità di Ducotone necessaria dipende dalla superficie da dipingere, dalla sua porosità e dall’effetto desiderato. È consigliabile consultare le indicazioni del produttore sulla copertura del prodotto in termini di metri quadrati per litro. Inoltre, tenere presente che potrebbero essere necessari più strati di pittura per ottenere una copertura uniforme.

Come sbiancare i muri bianchi?

Per sbiancare i muri bianchi, è possibile utilizzare una vernice bianca o un prodotto specifico per il ripristino del colore. Prima di applicare la vernice, assicurarsi di pulire la superficie dai residui di sporco o di vecchia vernice. Successivamente, applicare la vernice bianca uniformemente seguendo le istruzioni del produttore e lasciare asciugare adeguatamente.

Se hai commenti, suggerimenti o domande aggiuntive, non esitare a condividerli con noi. Siamo qui per aiutarti!

luci da esterno solari

Luci da esterno Solari energia eco-sostenibile

Luci da esterno solari

Questo articolo è dedicato alle luci da esterno solari, un’innovativa soluzione per l’illuminazione esterna che unisce praticità ed ecologia. Le luci da esterno solari stanno diventando sempre più popolari grazie alla loro capacità di sfruttare l’energia solare per illuminare giardini, terrazze e cortili, riducendo al contempo l’impatto ambientale. Queste luci intelligenti sono dotate di pannelli solari integrati che catturano l’energia del sole durante il giorno e la convertono in energia elettrica per illuminare gli spazi esterni durante la notte. Ciò significa che non è necessario collegarle alla rete elettrica tradizionale, riducendo i costi energetici e eliminando l’uso di energia proveniente da fonti non rinnovabili.

Inoltre, le luci da esterno solari offrono molteplici vantaggi in termini di durata e praticità. I moderni sistemi di illuminazione solare sono progettati per resistere alle intemperie, garantendo un’illuminazione affidabile e duratura nel tempo. Inoltre, molte luci da esterno solari sono dotate di sensori crepuscolari integrati, che consentono loro di accendersi automaticamente al calare del buio e spegnersi all’alba.

Funzione intelligente luci giardino solari

Questa funzionalità intelligente permette di risparmiare energia e di avere sempre l’illuminazione necessaria senza doverla accendere o spegnere manualmente. Molte luci solari sono regolabili in termini di intensità luminosa, consentendo di creare l’atmosfera desiderata per i vostri spazi esterni. Che si tratti di una luce soffusa per una serata romantica o di un’illuminazione più intensa per una festa o un evento.

Le luci da esterno solari rappresentano un’opzione ecologica e conveniente per illuminare i vostri spazi esterni. Oltre a ridurre l’impatto ambientale, offrono una soluzione autonoma e duratura che sfrutta l’energia solare abbondante e gratuita. Trasformate l’aspetto del vostro ambiente esterno e godete di una luce piacevole e funzionale senza dipendere dalla rete elettrica tradizionale. Le luci da esterno solari sono il futuro dell’illuminazione eco-sostenibile, portando benefici sia all’ambiente che al vostro portafoglio.

Come funzionano le luci esterne solari

luci da esterno solari


Le luci esterne solari sono un’affascinante innovazione nel campo dell’illuminazione eco-sostenibile. Ma come funzionano esattamente? In questo paragrafo, esploreremo nel dettaglio il funzionamento di queste luci intelligenti e come sfruttano l’energia solare per illuminare gli spazi esterni.

Le luci esterne solari sono composte principalmente da tre componenti fondamentali: il pannello solare, la batteria e i LED. Il pannello solare è la parte più importante del sistema, in quanto è responsabile per catturare l’energia solare e convertirla in energia elettrica utilizzabile. Il pannello solare è costituito da celle fotovoltaiche che sono in grado di assorbire la luce solare e trasformarla in energia elettrica attraverso un processo chiamato effetto fotovoltaico.

Entriamo nel dettaglio

Una volta che il pannello solare ha convertito l’energia solare in energia elettrica, questa viene immagazzinata nella batteria interna. La batteria serve da riserva di energia, consentendo alle luci solari di funzionare anche durante le ore notturne o in condizioni di scarsa illuminazione solare. Le batterie solari sono solitamente al litio o al nichel-cadmio, in quanto sono in grado di immagazzinare l’energia in modo efficiente e garantire una lunga durata.

Leggi pure: fotovoltaico fai da te semplificato a basso costo

Quando arriva il momento di illuminare gli spazi esterni, i LED entrano in gioco. I LED (diodi emettitori di luce) sono le sorgenti luminose delle luci esterne solari. Sono estremamente efficienti dal punto di vista energetico e offrono una luce brillante e di lunga durata. I LED vengono accesi automaticamente quando il sensore crepuscolare rileva l’oscurità e si spengono all’alba o quando viene rilevata una sufficiente illuminazione ambientale.

Un aspetto interessante delle luci esterne solari è che molte di esse sono dotate di funzioni avanzate come il controllo remoto, la regolazione dell’intensità luminosa e la modalità di rilevamento del movimento. Queste caratteristiche consentono di personalizzare l’illuminazione in base alle esigenze specifiche e di ottimizzare ulteriormente l’efficienza energetica.

Le luci solari più belle per il tuo giardino


Quando si tratta di illuminare il proprio giardino con luci solari, esistono numerosi modelli e stili tra cui scegliere. Continua a leggere ed esploreremo le luci solari più belle e popolari disponibili sul mercato, offrendo una panoramica completa delle opzioni per arricchire l’estetica del tuo spazio esterno.

Una delle scelte più amate per il giardino sono le luci solari a forma di fiamma. Queste luci creano un’atmosfera magica, simulando il movimento e la luce tremolante di una vera fiamma. Sono perfette per creare un’illuminazione calda e accogliente, ideale per serate romantiche o riunioni con amici e familiari. Queste luci solari a forma di fiamma sono solitamente realizzate in materiali resistenti alle intemperie come l’acciaio inossidabile o il plastico resistente agli UV, garantendo una lunga durata e una buona resistenza agli agenti atmosferici.

Luce solare led esterno

Le luci solari ad energia solare a LED sono un’altra scelta popolare per il giardino. Questi LED sono disponibili in una vasta gamma di colori e possono essere utilizzati per creare un’illuminazione personalizzata e sorprendente. Puoi optare per luci solari a LED di diversi colori per creare un effetto luminoso vivace e giocoso o scegliere luci bianche calde per un’atmosfera elegante e raffinata. Le luci a LED sono altamente efficienti dal punto di vista energetico e offrono una luce brillante e duratura, rendendole una scelta pratica ed esteticamente piacevole per il tuo giardino.

Per un tocco di eleganza e stile, le luci solari a pannelli solari integrati possono essere una scelta perfetta. Queste luci sono progettate con pannelli solari discreti che si mimetizzano nel design delle lampade stesse, creando un aspetto pulito e senza fili visibili. Sono disponibili in diverse forme e stili, come lanterne, faretti o sfere luminose, e sono ideali per illuminare sentieri, siepi o zone specifiche del giardino. Queste luci solari sono facili da installare e non richiedono cablaggi complicati, offrendo una soluzione praticamente senza manutenzione per illuminare il tuo spazio esterno.

Installazione facile delle luci esterne solari

Quando si tratta di installare luci esterne solari, la facilità e la semplicità sono fattori importanti da considerare. In questo paragrafo, esploreremo dettagliatamente come installare facilmente le luci esterne solari per assicurarti un processo senza complicazioni e un’illuminazione rapida e efficace.

scelta del luogo

Prima di tutto, assicurati di scegliere il posizionamento adeguato per le tue luci esterne solari. È importante individuare le aree del tuo giardino o del tuo cortile che ricevono una buona quantità di luce solare diretta durante il giorno. Queste aree saranno ideali per installare le tue luci solari in modo che possano assorbire l’energia solare necessaria per funzionare correttamente.

Una volta scelti i punti di installazione, assicurati di posizionare correttamente i pannelli solari delle luci in modo che siano esposti alla luce solare diretta senza ombre o ostacoli. Posiziona i pannelli solari in un angolo ottimale verso il sole per massimizzare l’efficienza di assorbimento dell’energia solare.

installazione fisica delle luci da esterno solari

Il passo successivo è l’installazione fisica delle luci esterne solari. La maggior parte delle luci solari viene fornita con picchetti o staffe per il fissaggio al terreno, alle pareti o ad altre superfici. Assicurati di seguire attentamente le istruzioni del produttore per un’installazione corretta e sicura. Potrebbe essere necessario praticare dei fori nel terreno o utilizzare viti per fissare le luci a muro, a seconda del tipo di installazione richiesta.

Una volta che le luci solari sono installate, è importante lasciarle in posizione per un periodo di tempo sufficiente per caricare completamente le batterie. Questo potrebbe richiedere un giorno o più a seconda dell’intensità della luce solare disponibile. Durante questo periodo di caricamento iniziale, assicurati che le luci solari siano accese per massimizzare l’assorbimento dell’energia solare.

goditi lo spettacolo

Infine, una volta che le luci esterne solari sono state correttamente installate e caricate, potrai godere dell’illuminazione senza dover fare nulla. Le luci si accenderanno automaticamente al calare del buio e si spegneranno all’alba grazie ai sensori crepuscolari integrati. Puoi anche regolare le impostazioni delle luci solari, come la luminosità o la modalità di funzionamento, se disponibile.

Domande frequenti su “Luci da esterno Solari”

Come funzionano le luci da esterno solari?

Le luci da esterno solari sono alimentate da energia solare. Utilizzano i pannelli solari incorporati per convertire la luce solare in energia elettrica, che viene immagazzinata nelle batterie interne. Durante la notte, le luci si accendono automaticamente utilizzando l’energia immagazzinata.

Quali sono i vantaggi delle luci da esterno solari?

Le luci da esterno solari offrono diversi vantaggi. Sono alimentate da energia solare, quindi non richiedono cavi o alimentazione elettrica esterna. Sono ecologiche, riducendo l’impatto ambientale. Inoltre, possono essere facilmente installate e spostate senza bisogno di lavori di cablaggio.

Posso utilizzare le luci da esterno solari in tutte le condizioni meteorologiche?

Le luci da esterno solari sono progettate per resistere a varie condizioni meteorologiche, incluso il sole, la pioggia, la neve e il vento moderato. Tuttavia, condizioni estreme come tempeste violente potrebbero influire sulle prestazioni delle luci solari.

Le luci da esterno solari richiedono manutenzione?

Le luci da esterno solari richiedono una manutenzione minima. È consigliabile pulire periodicamente i pannelli solari per rimuovere eventuali detriti o sporco che potrebbero ostacolare l’assorbimento della luce solare. Inoltre, potrebbe essere necessario sostituire le batterie interne dopo un certo periodo di utilizzo.

Quali tipi di luci da esterno solari sono disponibili?

Ci sono diverse opzioni di luci da esterno solari disponibili. Puoi trovare luci solari per vialetti, fari da giardino, luci di sicurezza con rilevatore di movimento, luci decorative da appendere agli alberi o alle recinzioni e molto altro ancora. La scelta dipende dalle tue esigenze e dal design desiderato.

Quanto tempo durano le luci da esterno solari durante la notte?

La durata delle luci da esterno solari dipende dalla capacità delle batterie interne e dalla quantità di energia solare assorbita durante il giorno. Solitamente, le luci possono rimanere accese per 8-12 ore dopo una giornata di carica completa.

Posso utilizzare le luci da esterno solari in luoghi senza molta luce solare?

Le luci da esterno solari richiedono una buona esposizione alla luce solare per funzionare al meglio. Se hai un’area con poca luce solare diretta, potresti considerare luci solari con pannelli solari separati che possono essere posizionati in un luogo più soleggiato e collegati alle luci tramite cavi.

Le luci da esterno solari sono impermeabili?

La maggior parte delle luci da esterno solari è progettata per essere impermeabile e resistente agli agenti atmosferici. Tuttavia, è importante verificare le specifiche del prodotto prima dell’acquisto per assicurarsi che siano adatte all’uso esterno e possano resistere all’umidità e alle condizioni meteorologiche.

Ricorda di consultare le istruzioni del produttore per ulteriori informazioni sulle luci da esterno solari specifiche che hai scelto e seguire le linee guida per una corretta installazione e manutenzione.

piletta doccia a pavimento

Piletta doccia a pavimento come sostituirla

Piatto doccia

La piletta della doccia a pavimento per alcuni versi è più semplice da sostituire rispetto alla doccia tradizionale. Questo succede perché il suo posizionamento, rispetto alle altre tipologie di docce, richiede meno demolizione. Bisogna anche specificare le tipologie di docce per rendere chiara l’idea di quello che sto scrivendo, quindi elenchiamole. Esiste il piatto doccia in ceramica che viene montato fuori pavimento, generalmente creando un gradino. Questa tipologia è trattata in questo articolo. Poi esiste il piatto doccia in muratura, che può essere a filo, o fuori pavimento. E poi il piatto doccia a filo pavimento che può essere di materiali diversi. In questo articolo parleremo dei piatti doccia a filo pavimento, e in muratura. Questo perché l’altra tipologia è stata trattata nell’articolo sopra citato.

INDICE DEL POST

  1. Piatto doccia in muratura
  2. Piatto doccia filo pavimento

Piatto doccia in muratura

Il piatto doccia in muratura in pratica viene costruito sul posto, iniziando con la posa della piletta collegata allo scarico. Solo dopo aver fatto questo, si inizia a dare la forma al piatto doccia. Questo vuol dire che, se vogliamo arrivare alla piletta, dobbiamo spaccare mattonelle e base. In pratica tutto, perché se non abbiamo altre mattonelle uguali, dobbiamo sostituirle tutte. Spaccare tutto facendo attenzione a non rompere i tubi di scarico. In questo caso dopo aver demolito, si può decidere se ripristinare, o montare un piatto doccia diverso. Se si decide di montare un piatto doccia tradizionale, il lavoro è più semplice. Se invece vogliamo ricostruire, bisogna agire in questo modo.

Piatto doccia in muratura apertura traccia

La parte che dobbiamo aprire per prima, è quella dove si trova la griglia dello scarico dove va via l’acqua. Questo per capire in che direzione va il tubo di scarico che va alla colonna. A meno che non siate stati voi a fare i lavori, non potete sapere la posizione dello scarico. Questo è utile per evitare di spaccare zone inutilmente. Quindi armiamoci di mazzetta e punta, oppure di un martello demolitore non molto grosso, e iniziamo l’avventura. Quindi si inizia dalla zona attorno allo scarico togliendo il rivestimento piastrelle o resina.

Scarico piletta doccia in muratura

Tolto lo strato di copertura, procediamo con cautela, e iniziamo a spaccare attorno allo scarico non più di 10 cm dalla circonferenza. Questo basta per individuare dove va il tubo si scarico. Come potete vedere dalla foto, lo strato da togliere per individuare il tubo non è tanto. Appena individuato il tubo, dovete liberarlo in modo da metterlo completamente a vista e ben pulito. Anche la piletta deve essere liberata perché dobbiamo staccarla dal tubo, quindi deve essere libera per poterla muovere. Appena il tutto è liberato, dobbiamo riscaldare con una pistola termica, il tubo dove è innescata la piletta. Facciamo riscaldare il tubo spostando il getto dell’aria continuamente per evitare di rovinare il tubo.

Adesso togliamo la piletta doccia dallo scarico

Riscaldare spostandosi da destra verso sinistra e viceversa, per scaldare la massima superficie possibile attorno a l’innesco. Quando ci accorgiamo che il tubo è ben riscaldato, iniziamo a ruotare in tutte e due le direzioni la piletta. Se notiamo che il tubo si attorciglia, vuol dire che abbiamo scaldato troppo. Lasciamolo raffreddare un po’ e riproviamo. Deve ruotare la piletta dentro al tubo, non il tubo. Magari facendo un po’ di forza in più, ruotiamo e tiriamo per liberare la piletta.

Quando la piletta è stata liberata, bisogna pulire il tubo interno, da residui di colla, per migliorare la presa della nuova piletta. Inserire la nuova piletta nel tubo, mettendo prima il mastice rosso nella parte di innesco. Inserire la piletta nel tubo di scarico e posizionarla nel modo esatto come era quella levata. Quando inserite la piletta nel tubo, avete un minimo di tempo per poterla regolare, poi la colla inizia ad indurire. Adesso non rimane che ripristinare il fondo del piatto doccia, con sabbia e cemento. Dopo che sarà asciugato, si potrà proseguire ripristinando il rivestimento in piastrelle o resina che sia.

Piatto doccia filo pavimento

La sostituzione della piletta doccia a pavimento, contrariamente a quello che si può pensare dovrebbe essere più semplice. Dico dovrebbe, perché tutto dipende da come viene installato originariamente. In questa tipologia di piatto doccia, la piletta viene collocata, e dopo viene tirato il piano dove appoggiare il piatto doccia. I materiali che compongono questo piatto doccia sono tantissimi, si va dalla plastica, alla pietra. Il montaggio è relativamente semplice. Perché il difficile, è il collocamento della piletta, e il tiro del piano a filo pavimento, meno l’ingombro del piatto doccia. Se il piatto ha uno spessore di 4 centimetri, il piano deve essere sottomesso al pavimento di 4 centimetri . Al momento del primo collocamento, il piatto doccia viene incollato alla base con adesivo. Mentre il piatto doccia viene fissato alla piletta tramite una vite che va dalla griglia alla piletta.

Togliere il piatto doccia

Per togliere il piatto, bisogna svitare la vite che c’è nella griglia copri scarico. Fatto questo, il piatto è tenuto alla base, da l’adesivo che è stato utilizzato. Ma anche della sigillatura dei bordi che costeggiano il pavimento e eventuali muri. Se il piatto ha due lati che sono accostati alla parete, le piastrelle potrebbero essere appoggiate sopra il piatto. Quindi per rimuovere il piatto bisogna toglierle. Per agevolare il distacco del piatto, sarebbe consigliato togliere anche un filo di piastrelle bordo piatto. Se la posa originariamente è stata fatta a regola, non dovrebbe essere difficile toglierlo integro. Ma contrariamente, il suo riutilizzo diventa impossibile.

Togliere la piletta doccia a pavimento

Il prossimo passaggio è uguale al procedimento fatto per il piatto doccia normale. Vale a dire, liberare la piletta dal tubo di scarico per sostituirla. Lo abbiamo trattato qualche riga sopra. Per la posa del piatto doccia, se è riutilizzabile allora basta posizionare la nuova piletta allo stesso modo. Se il piatto doccia dovete sostituirlo, prima di posizionare la piletta, acquistate il piatto doccia. In questo modo saprete dove posizionare la nuova piletta senza doverla smontare nuovamente. Appena posatp il piatto doccia, ripristinare le piastrelle, ed il gioco è fatto.

Se avete delle difficoltà, non esitate a scrivere nei commenti i vostri quesiti, o tramite i contatti.

Domande frequenti su “Piletta doccia”

Qual è la funzione di una piletta doccia?

La piletta doccia ha il compito di raccogliere l’acqua che scorre dal piatto doccia e di indirizzarla nel sistema di scarico. Serve quindi a evitare che l’acqua si accumuli sul pavimento del bagno durante l’utilizzo della doccia.

Quale tipo di piletta doccia devo scegliere?

Esistono diversi tipi di pilette doccia tra cui scegliere. Le opzioni comuni includono pilette a pavimento, pilette lineari o canaline, pilette a sifone e pilette a scomparsa. La scelta dipende dalle tue preferenze estetiche, dalla disposizione del tuo impianto idraulico e dalle caratteristiche del piatto doccia.

Come posso installare una piletta doccia?

L’installazione di una piletta doccia può variare a seconda del modello e del tipo di impianto idraulico presente. In generale, è necessario seguire le istruzioni del produttore per l’installazione corretta. Potrebbe essere richiesta l’assistenza di un idraulico professionista per garantire una corretta connessione alla rete di scarico.

Come posso pulire e mantenere una piletta doccia?

Per pulire e mantenere correttamente una piletta doccia, è consigliabile rimuovere regolarmente i residui di capelli, sapone o altri detriti che possono accumularsi nella piletta. Puoi utilizzare spazzole o strumenti appositi per rimuovere tali residui. Inoltre, è consigliabile evitare di versare sostanze corrosive o oggetti solidi nella piletta, in quanto potrebbero ostruire il flusso d’acqua.

Cosa fare se la piletta doccia si ottura?

Se la piletta doccia si ottura e l’acqua non drena correttamente, puoi provare a utilizzare prodotti specifici per lo sblocco dei tubi o rimedi naturali come aceto e bicarbonato di sodio. In caso di ostruzioni persistenti, potrebbe essere necessario chiedere l’intervento di un professionista idraulico per risolvere il problema.

Posso sostituire una piletta doccia da solo/a?

La sostituzione di una piletta doccia può essere un’operazione complessa, specialmente se richiede modifiche all’impianto idraulico esistente. Se non hai esperienza o competenze idrauliche, è consigliabile affidarsi a un professionista per la sostituzione della piletta doccia, in modo da evitare danni all’impianto o problemi di perdite d’acqua.

Quali sono le dimensioni standard di una piletta doccia?

Le dimensioni standard di una piletta doccia possono variare a seconda del modello e del produttore. Tuttavia, le dimensioni più comuni per le pilette doccia sono di circa 90-100 mm di diametro. È consigliabile verificare le specifiche del prodotto o consultare un professionista per ottenere le dimensioni esatte prima dell’acquisto o dell’installazione.

Galleggiante cassetta wc

Galleggiante cassetta wc risoluzione problemi

Galleggiante cassetta wc

Galleggiante cassetta wc è un elemento essenziale per il normale funzionamento della cassetta stessa. Esso regola il livello de l’acqua dentro la cassetta e quando questa arriva al livello limite, chiude la mandata de l’acqua. Questo avviene perché appunto galleggiando su l’acqua, con l’alzamento del suo livello, fa chiudere il rubinetto a pressione. In questo modo viene chiusa l’alimentazione della cassetta evitando la fuoriuscita de l’acqua. Attenzione: se il galleggiante cassetta wc non funziona, non si verificano allagamenti perché tutte le cassette sono provviste di uscita sovrappieno.

U2 Supermercato

Il galleggiante cassetta wc come è fatto

Il galleggiante cassetta wc è composto da un rubinetto a pressione, un asta ed un elemento galleggiante. In alcuni è presente anche un regolatore di gradi per adattarlo alla cassetta. Il tubicino di gomma da inserire nel beccuccio di uscita de l’acqua serve ad eliminare il rumore del riempimento. In alcuni modelli, c’è anche la possibilità di poter sostituire la guarnizione del rubinetto a pressione. Questo allunga il periodo di utilizzo del galleggiante cassetta wc in modo considerevole. Scegliete sempre quelli in ottone durano più a lungo. Spendete qualcosa in più ma alla lunga risparmierete molto.

Il materiale galleggiante può consistere in polistirolo o di una palla che può essere di metallo o plastica. Anche in questo caso conviene scegliere quello che da più garanzie di resistenza. Una palla che possa bucarsi, si riempirebbe di acqua escludendo il suo funzionamento essenziale, il galleggiamento. Quindi se palla deve essere, che sia metallica e resistente alla ossidazione.

Il galleggiante cassetta wc quando non funziona

Quando il funzionamento del galleggiante va in tilt, ce ne accorgiamo subito prestando un po di attenzione. Basta guardare l’acqua presente dentro il water, e se questa ha un leggero movimento, vuol dire che scorre acqua. Quando questo fenomeno dura da diverso tempo, si iniziano a vedere anche macchie color ruggine sul sanitario dove scorre l’acqua. Questo però potrebbe essere causato non solo dal galleggiante che comunque sarebbe di maggior portata. Ma anche dalla guarnizione dello stantuffo di chiusura della cassetta. Adesso ci occupiamo del galleggiante non dell’altro problema.

Per capire quale sia la causa dello scorrimento de l’acqua c’è un solo modo. Aprire la cassetta togliendo il coperchio dove ci sono i tasti per lo svuotamento e vedere dove sia il livello de l’acqua. Se il suo livello è al di sotto del uscita del sovrappieno, il problema è la guarnizione. Mentre se l’acqua entra dentro il tubo del sovrappieno, allora è il galleggiante. Bisogna fare attenzione a l’acqua che scorre. Tante volte è molto poca e non si riesce a vederla, ma fa attaccare l’autoclave.

Autoclave attacca e stacca perché succede

Come sistemare il galleggiante

Se quello che non fa il suo lavoro è il galleggiante, prima di provvedere alla sua sostituzione cerchiamo di recuperarlo. Con l’andar del tempo, la guarnizione del rubinetto a pressione si deteriora e questo comporta un problema. Non chiudendosi bene, è come se noi lasciassimo il rubinetto leggermente aperto. Per verificare se sia questo il problema basta guardare la posizione del galleggiante. Se a cassetta piena lo troviamo in posizione alta, vuol dire che sta lavorando e la colpa non è sua ma della guarnizione. Qualora il galleggiante installato ha l’opzione sostituzione guarnizione procediamo in questo senso.

In caso contrario, possiamo allungare un po la sua vita forzandolo un pochino la chiusura.Questo si ottiene, abbassando l’angolo di incidenza dell’asta su l’acqua mediante il suo regolatore. Se anche questo non è disponibile a mali estremi estremi rimedi. Piegate l’asta leggermente verso il basso così aumenterà la sua pressione sul rubinetto. Se anche con questa azione il risultato non cambia, allora bisogna sostituire il galleggiante.

Armadi da cucina

Armadi da cucina guida su come installarli

Migliora  la funzionalità e l’ estetica della tua cucina installando da te nuovi mobili da cucina.

20190222_164748

Il processo di installazione degli armadi da cucina è un processo complicato. Ci sono molti fattori che possono influenzare il successo dell’installazione. Ad esempio, l’altezza del soffitto, se ci sono prese d’aria o lampadari nell’area e così via.

Questo articolo ti aiuterà a installare i tuoi mobili da cucina senza problemi.

Gli armadi da cucina sono una parte importante della cucina. Forniscono spazio di archiviazione e possono anche essere utilizzati come elemento decorativo in cucina.

Ci sono diversi tipi di armadi tra cui puoi scegliere, a seconda delle tue esigenze e preferenze. Puoi scegliere tra diversi stili, finiture e materiali.

Un mobile da cucina è un tipo di mobile che ospita vari oggetti da cucina, come piatti, bicchieri e posate. Gli armadi da cucina sono generalmente realizzati in legno o metallo.

Il processo di installazione degli armadi da cucina è relativamente semplice e può essere eseguito senza strumenti speciali. Tuttavia, il processo di installazione varierà a seconda del tipo di armadio che hai acquistato e delle tue esigenze specifiche.

Per installare i mobili da cucina, il primo passo è misurare lo spazio disponibile e decidere quante unità saranno necessarie.

I mobili da cucina sono essenziali per qualsiasi cucina ed è importante farli bene. Ci sono alcune cose che devono essere considerate per installarli. Prima di iniziare, misura lo spazio disponibile e decidi quante unità saranno necessarie per quello spazio specifico.

Uno dei passaggi più importanti dell’installazione dei mobili da cucina è assemblarli correttamente senza errori. Questo può essere fatto seguendo alcune semplici istruzioni. I fori devono essere contrassegnati e praticati nel punto in cui entrano tutte le viti prima di assemblarle insieme, quindi non ci può essere confusione in seguito.

Se scegli di risparmiare sulla manodopera e di installare tu stesso i tuoi nuovi mobili da cucina, allora questa guida potrebbe essere utile poiché ti mostreremo come installare i mobili da cucina passo dopo passo.

Quello che ti occorre per il montaggio.

Livello                                            Metro a nastro

Matita                                           Trapano

Viti                                                 Morsetti

Su Amazon trovi tutto l’occorrente in offerta

Prima di cominciare

Per sollevare i mobili è meglio avere una persona che può darvi aiuto

per evitare di fare sforzi e magari farsi male.

Passiamo al montaggio

Per il montaggio dei mobili della base dobbiamo solo montare i piedi

e posizionarlo dove abbiamo deciso. Per fare in modo che il montaggio sia effettuato in modo perfetto, dobbiamo metterlo in linea con quelli già esistenti. Usiamo i morsetti per tenere i due pezzi fermi e in linea, e con le viti in dotazione lo blocchiamo.

L’installazione degli sportelli viene agevolata dal fatto che le posizioni delle cerniere sono già pre forati.20190222_155451

Dopo aver agganciato le cerniere posizioniamolo e fissiamolo con le viti in dotazione. Stessa cosa per la maniglia in dotazione, i fori già sono presenti.

Se dobbiamo montare un pensile, dobbiamo montare prima la staffa in linea con quella già esistente, ed agganciare il pensile su di essa. Mettiamo la staffa sul muro, segniamo i fori dove andranno i tasselli, almeno 2. Dopo foriamo col trapano i due punti dove vanno i tasselli. Installiamo i tasselli e le viti attraverso la staffa e serriamo fino a che la staffa non sia ferma.

Nel pensile allentiamo i ganci con un cacciavite. Ci sono 2 viti, una per far uscire ed entrare il gancio, e l’altra per regolare il livello. Posizioniamo il pensile sulla staffa, e con le viti prima stringiamo il pensile al muro, e dopo con l’altra vite regoliamo il livello.

Questa guida è fatta per montare un pezzo in aggiunta o in sostituzione. Per il montaggio di una cucina intera, i passaggi sono maggiori ma il lavoro in linea di massima è questo.

Il metro cubo nelle varie forme possibili

Indice

Indice


1) Quanti litri sono un metro cubo

Metri cubi nelle varie forme

Il metro cubo nelle varie forme , con le sue sotto misure, è una unità di misura, che serve per quantificare la capacità di contenimento di un dato spazio. Per rendere la cosa più semplice, possiamo prendere ad esempio, la misura dello spazio di un porta bagagli delle auto.
Come tutti sappiamo, viene indicata in litri, questo perché un metro cubo equivale a 1000 litri. Quindi un bagagliaio dalla capienza di 375 litri, significa che ha il volume di 37,5 centimetri cubi.

                        1 Metro cubo = 1000 Litri

Guarda il nuovo servizio di consulenza dedicata live voce

Calcolare i metri cubi di una camera ad esempio è un compito semplicissimo, ma se la camera ha misure differenti; come un bagagliaio di un auto, allora è più semplice misurarla in litri, visto che un liquido riempie tutti gli spazi che trova.
Da questo viene spontanea anche la domanda al contrario, cioè quanti litri può contenere un recipiente. Avendo le misure del recipiente, calcoliamo quanti metri cubi è il suo volume, e sapremo quanti litri può contenere.

Calcolo metro cubo in automatico

2) Come si calcolano i metri cubi di un massetto

I metri cubi di un massetto sono difficili da calcolare con precisione al millimetro, perché di solito, la base non è uniforme. Sappiamo ad esempio quanti metri quadri sono la superficie di un ambiente, ma lo spessore da riempire, non è uniforme.


Di solito il massetto viene fatto per livellare un ambiente che verrà poi pavimentato. Sotto il pavimento, passano tubi di luce acqua gas ecc, ed occupano volume. Per avere una stima che sia vicina alla realtà, bisognerebbe calcolare questi volumi e sottrarli al totale dello sviluppo. Pensate quanto tempo ci vorrebbe per fare una cosa del genere.

Se l’articolo è stato utile condividilo


Un modo semplice e approssimativo ma che non si discosti tanto dalla reale misura, è quella di fare una media. Ad esempio, noi sappiamo che lo spessore da riempire, è di 10 centimetri. Se quantifichiamo ad occhio quanti centimetri occupano tutti gli impianti ed eventuali avvallamenti; si può fare una media, e anziché 10 centimetri, calcolare per 7 o 8 centimetri, a seconda del volume degli impianti. Se gli impianti sono coperti e occupano 10 centimetri di larghezza, e 5 di altezza, misurandone la lunghezza, potremmo
calcolare il loro ingombro in modo più preciso.

Rotazione Titoli

Quindi se la lunghezza di tutti gli impianti, fa ad esempio 50 metri lineari, la larghezza media è di 15 cm e altezza 5 cm. Possiamo calcolare l’ingombro degli impianti, In questo caso sarebbero, 37,5 centimetri cubi all’incirca mezzo metro cubo. Abbiamo avuto così un idea di quello che potrebbe essere la differenza di calcolo non considerando gli ingombri. Il consiglio che vi posso dare, è quello di calcolare ogni singolo ambiente e poi sommare tutto. Se calcolate su pianta totale, ci sarebbe da togliere poi l’ingombro anche delle tramezze. La differenza poi potrebbe essere maggiore.

3) Come si calcolano i metri cubi di legno

Il legno si misura sempre in metri cubi nelle varie forme, e anche in questo caso quantificarlo non è semplice. Ad esempio, calcolare i metri cubi delle tavole è più facile che calcolare un tronco di un albero. Prendiamo ad esempio le tavole da carpenteria. Se prendiamo tavole da 10 centimetri di larghezza, per 2,5 centimetri di spessore, e 4 metri di lunghezza, sappiamo subito che un metro cubo è formato da 100 tavole.

Il calcolo è semplice da fare, 10 tavole messe una accanto all’altra, fanno 1 metro.10 file di queste tavole sovrapposte, fanno 25 centimetri quadri. 1 metro di larghezza, per 25 centimetri di altezza. Essendo le tavole lunghe 4 metri,
25 centimetri x 1 metro x 4 metri, è uguale ad 1 metro cubo.

Qui trovate il calcolatore automatico di metri cubi

4) Come si calcola un metro cubo in metri quadri

Quanti metri quadri sono 1 metro cubo è semplice, 1 metro quadro. Questo perché i metri quadri sono la superficie mentre i metri cubi, il volume della superficie in altezza. Per capire meglio questo concetto, possiamo prendere ad esempio un edificio.

Se diciamo che un magazzino ha un totale di 1000 metri cubi, per sapere quanti metri quadri sono
dovremmo conoscere un dato importante, cioè l’altezza. Se sappiamo che quel magazzino ha un altezza di 4 metri, dividendo i metri cubi per l’altezza, sappiamo che i metri quadri equivalgono a 250.

Quindi metri cubi a metri quadri si ottengono: Mc : H = mq metri cubi diviso altezza = metri quadri.

Idroponica fai da te

Idroponica: piccolo impianto fai da te

Idroponica kit completo

Idroponica è un metodo di coltura fuori suolo, cioè che non serve la terra per far crescere le piante. Quello che serve, è un sistema che garantisca alle piante, la possibilità di ricevere i nutrienti necessari, attraverso l’acqua. Esistono diverse tipologie di coltivazioni fuori suolo, ma quella che tratteremo in questo articolo, riguarda l’utilizzo dei tubi in pvc.

Esistono dei kit idroponica già pronti in vendita; ma per quelli che amano il fai da te, leggendo queste righe, si accorgeranno come è facile preparare da soli un impianto. In questo articolo tratteremo la preparazione in modo dettagliato del singolo tubo; mentre nei prossimi, ci occuperemo di come assemblarli, e fare i collegamenti per rendere l’impianto funzionante e produttivo.

Tratteremo nei prossimi articoli tutti i passaggi per rendere un tubo come un piccolo pezzo di terreno, dove coltivare quello che si vuole. Il bello dell’idroponica sta proprio in questo, non bisogna trattare il terreno, non occorrono grandi superfici, e si può fare anche nei balconi. In base al tipo di pianta che si decide coltivare, si può sfruttare lo spazio in altezza; cosa che non si potrebbe fare se si coltivasse il terreno.

Se vuoi un assistenza diretta su questo argomento un consulente ti guiderà su cosa fare direttamente sul tuo caso specifico.
Clicca qui per entrare in contatto.

Orto sul balcone: come realizzarlo in modo semplice

Cosa andremo a fare per idroponica

lopossofare.it

Questo sito oggi ti da la possibilità di avere un assistenza dedicata su tutto quello che riguarda la manutenzione della casa.
Idraulica, elettricità, falegnameria, fabbro, piastrellista, coloritura, ecc. ecc.
Per parlare con un consulente Clicca qui.

Quello che prendiamo in considerazione, è un tubo in pvc da 10 cm di diametro, con fori applicati su entrambi i lati; nel caso di un posizionamento non a parete. Nel caso non fosse possibile l’accesso da un lato, i fori si faranno solo da una parte del tubo. Questo diminuisce il numero di alloggi per le piante, ma tutto si fa in base allo spazio a disposizione.

Kit pronti all’uso su Amazon

Il tubo è lungo 3 metri; ma si possono usare sia da 2 che da 1 metro, ripeto, il tutto deve essere proporzionato allo spazio che si ha a disposizione. La procedura da seguire è la stessa quindi non cambia nulla. I fori sono a passo 20 cm ma a seconda della pianta da inserire, il passo può essere accorciato o allungato.

Lavorazione del tubo idroponica

Prendiamo il tubo e posizioniamolo su una base dove poterlo lavorare, due cavalletti, o sopra un tavolo. Con un passo diamo una pulita, e per fare i fori ben allineati, prendiamo come riferimento la scritta che c’è sul tubo( Foto 1). Prendiamo uno spago lungo quanto il tubo, e alle sue estremità mettiamo due gancetti fatti col fil di ferro. Posizioniamo il filo sul tubo tenendo tirato lo spago grazie ai gancetti, e lo allineiamo alla scritta per essere dritti.

Adesso alle estremità del tubo, con l’aiuto di un metro, misuriamo 5 cm sia a destra, che a sinistra. Se i fori dobbiamo farli solo da un lato, non bisogna segnare i due lati, ma solo quello che ci interessa. Poi posizioniamo il metro sopra il tubo, e facciamo dei segni ogni 20 cm. Adesso spostiamo lo spago sui segni che abbiamo fatto, e in corrispondenza dei segni fatti prima, facciamo un segno a formare una croce. Quello sarà il punto dove posare la punta della sega a tazza per fare il foro.

Per sostenere le piantine dentro i fori, utilizzeremo dei semplici bicchieri di plastica; quindi la tazza deve essere un po’ più piccola del bordo del bicchiere per evitare che caschi dentro quando verrà inserito. Quindi dopo aver montato la sega a tazza sul trapano, passiamo a praticare i fori. In seguito con l’utilizzo di un normale coltello, ripuliamo i fori, ed il tubo è pronto per il passaggio successivo.

Nel prossimo articolo dedicato a l’idroponica tratteremo come chiudere i fori di alimentazione e di deflusso, e l’inserimento nel l ’ impianto.

Messa a dimore delle piantine per ortaggi

Messa a dimora delle piantine per ortaggi

Messa a dimora delle piantine

La messa a dimora delle piantine per ortaggi sembra a prima vista una cosa molto difficile. In questo articolo mostreremo il contrario, e quanto sia facile creare un piccolo o grande orto. Nel video allegato, sarà mostrato come fare, dall’inizio fino alla fine della fase. Quello da tenere in considerazione, è sapere le basi essenziali, per evitare di stressare molto la piantina, che in questa fase è molto fragile.

Che si faccia un orto in campo aperto, o su balcone o terrazza, la cosa non cambia molto, ma le differenze sono evidenti. Un fatto è trapiantare piantine in vaso, ed un altro è metterle in campo aperto, dove gli aspetti da tener presente sono tantissimi. Il primo è che se siamo in terrazza o balcone, sappiamo che le nostre piante corrono pochi rischi; mentre a campo aperto, le insidie sono tante. Vediamo adesso quali sono le differenze.

lopossofare.it

Questo sito oggi ti da la possibilità di avere un assistenza dedicata su tutto quello che riguarda la manutenzione della casa.
Idraulica, elettricità, falegnameria, fabbro, piastrellista, coloritura, ecc. ecc.
Per parlare con un consulente Clicca qui.

Se vuoi un assistenza diretta su questo argomento un consulente ti guiderà su cosa fare direttamente sul tuo caso specifico.
Clicca qui per entrare in contatto.

Messa a dimora delle piantine per ortaggi in campo aperto

A seconda del posto dove si trova il nostro campo, è da tener presente che tipo di fauna ci sia in zona. Questo perché se ci sono conigli, se non si proteggono le piantine, saranno la loro cena. Quindi dobbiamo sistemare le piantine, dentro una zona sicura, magari recintandola con della rete o barriere di qualsiasi genere. Una piantina attaccata dagli animali, non avrebbe nessuna possibilità di sopravvivere. Quindi una volta recintata l’area, bisogna rendere il terreno idoneo alla messa a dimora. Teniamo le piantine ad una distanza di cm 50 l’una dall’altra nella fila; e lasciamo uno spazio di circa 70/80 cm tra le file come passaggio.

Terriccio completo universale di qualità

Quando facciamo la buca, non andiamo tanto in profondità, e rendiamo una buona parte della terra circostante, friabile; in modo che le teneri radici non facciano fatica ad affondare nel terreno. Quando tirate la piantina fuori dalla vaschetta, se a contenere le radici c’è una retina, toglietela; se non è presente, mettete la piantina nella buca, così come è. Ricoprendo le radici con la terra, facciamo una leggera pressione, e alla fine annaffiamo senza bagnare le foglie della piantina. Nel primo periodo bisogna annaffiare anche una volta al giorno; sopratutto se è una zona molto calda.

Messa a dimora nei vasi

Se il nostro orto è su un balcone o terrazzo, i rischi di animali è quasi nullo, come gli agenti atmosferici possono essere controllati. Quello che bisogna fare prima di procedere al trapianto, è quella di tirare fuori la terra già presente; e mischiarla con del terriccio nuovo, magari della sabbia fine e del concime. Usare dei vasi idonei in proporzione della pianta che metteremo a dimora, per evitare che le radici possano crescere bene. Per una guida su come creare l’orto su balcone o terrazza, segui questa guida. Il procedimento della messa a dimora è uguale a come descritto sopra.

serra da balcone fai da te

Serra da balcone fai da te ecco come realizzarla

Come realizzare una piccola serra da balcone

Per chi ha la passione di fare l’orto sul balcone, vorrebbe poterlo fare anche d’inverno, ma la stagione avversa non lo consente. Per ovviare a questo problema si potrebbe optare per una serra da balcone fai da te. Questo permetterebbe di fare l’orto anche di inverno, e allo stesso tempo di creare una struttura come la vogliamo.Certo in commercio ne esistono di diverse misure, ma difficilmente si trova quella che vogliamo. In questi casi riuscire a farsela da se sarebbe la cosa migliore in assoluto rispettando spazi e mensole personalizzate che non bastano mai.

Telaio della serra

  1. Legno
  2. Plastica
  3. Alluminio

Le possibilità dei materiali per realizzare la struttura sono diverse come i costi. In base ai propri gusti e esigenze ho messo come tipologia tre tipi di materiale molto facili da reperire e lavorare. Fermo restando che il materiale di copertura rimane uguale per tutti i tipi. Il telo di plastica deve essere chiaro per permettere alla luce di passare e allo stesso tempo di produrre il calore che di inverno scarseggia.

Se vuoi un assistenza diretta su questo argomento un consulente ti guiderà su cosa fare direttamente sul tuo caso specifico.
Clicca qui per entrare in contatto.

Serra da balcone fai da te : Quantità materiali

A prescindere del materiale che si sceglie per la costruzione della serra, quello che è importante è capire quanto ce ne occorre. Per fare questo dobbiamo scegliere il posto dove collocarla, e misurare gli spazi che abbiamo. Per rendere meglio l’idea io prendo in considerazione uno spazio di 120 cm larghezza 200 cm profondità 200 cm altezza così possiamo entrarci dentro. Quindi per questa struttura consideriamo questo tipo di telaio in foto sotto.

serra da balcone fai da te

Utilizzando questo schema che va bene per qualsiasi materiale scegliamo, possiamo fare il calcolo di quello che ci serve. Il quantitativo lo elenco nelle singole schede per evitare di fare confusione.

* Legno

Per il legno possiamo prendere in considerazione un profilo da 3 x 3 cm da bloccare con delle squadrette di ferro e viti. Si inizia dalla base quindi 2 profili da 200 cm e 2 da 120 per formare il rettangolo basso.

Base serra

Posizionare le squadrette internamente come indicato nel disegno e bloccarle con le viti. Adesso possiamo fare anche l’altra uguale che sarà quella superiore. Quindi di queste basi ne prepariamo due. Su entrambe le basi dobbiamo montare i montanti che reggeranno la parte superiore come nel disegno sotto.

leggi pure : Orto sul balcone come realizzarlo

squadrette

Le squadrette devono essere 10 in totale per la parte bassa, e 10 per la parte alta. In pratica vanno 2 per ogni angolo in modo da guardare i due lati e una su i centrali. Dopo prendiamo l’altra base e la mettiamo sopra ai montanti piazzati e la blocchiamo con le viti. Adesso dovremmo avere quello che vediamo nella foto sotto.

Struttura base finita serra da balcone

struttura

Adesso dobbiamo fare la parte di copertura che possiamo farla a triangolo rettangolo per pendere solo su un lato o equilatero per avere due cadute. Questo da scegliere in base alle esigenze che avete alla fine non cambia nulla. L’unica differenza è che se un lato è verso il muro, conviene ad una caduta. Prepariamo la parte superiore così come struttura abbiamo finito.

copertura

Prepariamo tre di questi triangoli da mettere sui tre punti della struttura preparata prima collegandoli tra loro con l’asse sui vertici alti. Nella foto sotto vediamo la copertura pronta per il bloccaggio sulla struttura.

copertura 2

Appoggiando questa copertura sulla struttura base blocchiamola e abbiamo finito la struttura totale. Adesso non ci rimane che mettere il telo per completarla che possiamo fissare con una graffatrice.I tagli del telo li ricaviamo dalle misure che ha la struttura. Per la porta si può fare anche senza struttura, l’ importante è che il telo venga agganciato per non aprirsi. Sotto la foto della struttura completata.

serra da balcone fai da te

* Plastica

Connettori

La struttura da fare è uguale al progetto utilizzato per il legno la sola differenza sta nel materiale. Quindi le misure prendetele come riferimento se volete farla più piccola e più grande. Quello che conta è il progetto da seguire come guida. Per plastica si possono utilizzare anche i tubi che si usano per canali esterne dell’impianto elettrico. Mentre per bloccare i tubi usare dei connettori dello stesso materiale. Tipo queste nella foto che potete trovare in qualsiasi grande magazzino specie da Leroy Merlin.

* Alluminio

connettori alluminio

Anche in questo caso il progetto è sempre lo stesso, da prendere come riferimento se si vogliono usare misure diverse. Il materiale da utilizzare lo si può trovare su Amazon o da leroy merlin compreso di connettori delle varie forme. Con questi connettori si può montare la struttura sopra descritta.

tubo alluminio
Tubo alluminio per struttura

Scroll to Top