Guide

Piatto doccia su misura

Guida su come modificare il piatto doccia senza interventi pesanti

Ogni volta che ti fai la doccia ti lamenti perché lo spazio è molto piccolo e ti chiedi sempre come si potrebbe  avere un piatto doccia su misura senza per forza dover cambiare tutto,  ma non sai da dove cominciare; niente panico, adesso con questa guida riuscirai a realizzare il tuo desiderio di avere un box doccia come  vuoi tu.

Come spesso accade per diversi motivi, o perché si è andati in una nuova casa sia in affitto che comprata;  e magari visto che il tutto non è male si rimandano i lavori di ristrutturazione. Questo perché si pensava che sarebbe andato bene; ma alla fine una volta montato il box  il piatto doccia diventa piccolo. Ci si trova nella situazione di dover subire questo fatto, ma non ci si vuole arrendere nel cercare una soluzione, e allora in questi casi ecco la guida giusta per fare il piatto doccia su misura.

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Le diverse tipologie di piatto doccia, hanno delle soluzioni differenti, perché nel caso del piatto installato a filo pavimento, le cose vengono più semplici, mentre se abbiamo un piatto rialzato rispetto al pavimento, le modifiche, anche se leggere, complicano un po’ le cose, ma non le rendono impossibili, quindi se questo è il tuo caso, stai tranquillo che la soluzione esiste, e se continui a leggere questa guida, la scoprirai.

Un vincolo che potrebbe rendere vano questo tentativo tuttavia esiste, ed è quello dello spazio fisico, mi spiego meglio, se per caso uno dei sanitari è montato a filo di piatto, rende minimo la possibilità di modifica, ma per altri casi niente problemi.

Piatto rialzato dal pavimento:

Se il tuo caso è questo, la prima cosa da fare, è rilevare la misura di quanto spazio si ha da un lato del piatto e cioè, se a destra o sinistra, si ha la possibilità di poterti spostare circa 15 centimetri, se questo è fattibile, misura anche l’ altezza del bordo del piatto doccia al pavimento, perché quello sarà lo spessore da dover riempire. Il riempimento dovrà consentirti di poter metterci sopra una mattonella profonda quanto il piatto doccia, e larga quanto vuoi spostare il fianco della doccia, più due centimetri di sormonto sul bordo della doccia.

Considera che se vuoi allargare la doccia di 15 centimetri, devi considerare anche l ‘ ingombro del box che di solito è intorno ai tre centimetri. Quindi se il piatto doccia è un 60 x 60, la mattonella dovrà essere 60 cm di profondità, e 20 cm di larghezza. Questo perché due centimetri salgono sul piatto doccia; tre vengono nascosti dal bordo del box; e 15 netti rimangono di spazio utilizzabile, credo che così sia tutto chiaro.

Quello che ti serve:

Procedimento:

In base allo spessore da riempire, bisogna tener presente che il mattone di copertura superiore, quello che va poi a chiudere sul bordo del piatto, deve avere un minimo di pendenza verso il piatto, in modo da agevolare lo scivolamento de l’ acqua, e quindi quando metti  i mattoni rossi, considera lo spessore del mattone e della colla. Nei lati che saranno a vista, bisogna mettere i mattoni come quello di copertura, in modo che i lati si vedano come se fosse il bordo del piatto doccia su misura.

Considera che il mattone di copertura, deve poggiare sui bordi di questi mattoni posti in verticale, come se fosse una scatola, quindi quando posizioni i mattoni rossi, tieniti un po’ dentro per consentire che il mattone con la colla necessaria, entrino dentro l’ allineamento del piatto doccia. In base alle misure che io non conosco, per fare eventuali tagli, puoi usare una mola angolare con disco diamantato, oppure farteli tagliare da un marmista, dietro un minimo compenso.

Nella foto accanto, si ha un idea di quello che deve essere il lavoro finito, la parte in grigio,  è  quello  che  devi costruire, quindi i mattoni rossi vanno a     l’ interno di questo pacchetto per riempimento, mentre i mattoni di rivestimento, coprono il tutto. ( foto )

Piatto doccia

Adesso che la nuova dimensione è stata stabilita, puoi installare un nuovo box doccia e sfruttare lo spazio in più creato.

Piatto doccia a filo pavimento :

Se il piatto doccia è installato a filo pavimento, l ‘ unica cosa da tenere in considerazione è se spostandoti in uno dei due lati, ci siano dislivelli nel pavimento, che potrebbero creare piccoli addensamenti di acqua, cosa che se non sono molto accentuati, non creano problemi, l’ unica cosa da fare è sigillare bene la base del box doccia, per evitare che l’ acqua si possa infiltrare da sotto, quindi lo spostamento è molto più agevole.

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Mattonelle per cucina quali scegliere

Guida alla scelta

Oggi le mattonelle in cucina trovano sempre meno spazio perché è tornata di moda piastrellare solo la parte che interessa la zona fuoco e lavello. Si preferisce lasciare le restanti parti di pareti libere; per essere pitturate e rendere queste zone come separate dalla cucina e quindi realizzare un unico ambiente cucina soggiorno.

INDICE DEL POST

  1. Scelta delle mattonelle per cucina
  2. Dimensioni mattonelle per cucina
  3. Sicurezza

1) Scelta delle mattonelle per cucina

La scelta di queste mattonelle di solito prendono in considerazione solo il lato estetico che è molto importante ma non bisogna trascurare quello tecnico. Mentre bisogna stare attenti alla loro resistenza perché devono stare a stretto contatto con fuoco acqua macchie e detergenti; che con l’andar del tempo possono rovinarne le superfici

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. Questo comporta poi i lavori per la loro sostituzione e la relativa difficoltà nel trovare un materiale simile; che si abbini al resto dell’arredamento o all’abbinamento col pavimento.

2) Dimensioni mattonelle per cucina

Anche il formato delle mattonelle per cucina è importante perché una mattonella di grandi dimensioni ci garantirebbe meno fessure; mentre al contrario quelle di piccole dimensioni ci daranno tantissime fughe. Queste se non sigillate con materiale idoneo con l’andar del tempo creerebbero diverse fessure anti igieniche o macchie anti estetiche.

Leggi pure: Lavello cucina

Oggi sul mercato ci sono tantissimi articoli di ottima qualità che garantiscono materiali resistenti; con risultati estetici eccezionali e superfici levigate tipo marmo. Queste conferiscono una lucentezza elevata rendendo l’ambiente ancor più luminoso ed elegante; con la possibilità di avere anche tagli di grandi dimensioni. Uno di questi è il gres porcellanato materiale quasi indistruttibile resistente ai detergenti agli urti accidentali che in cucina sono all’ordine del giorno e al calore dei fornelli. E’ antimacchia in quanto la sua struttura vetrificata conferisce un basso grado di porosità; che lo rendono impenetrabile e resistente anche alle abrasioni.

3) Sicurezza

Tuttavia anche le normali piastrelle in ceramica possono andar bene; sempre che rispettino le norme di sicurezza riportate all’inizio dell’articolo. Devono anche non essere disegnati con prodotti che a contatto del calore possano sprigionare sostanze nocive. Bisogna fare attenzione a scegliere comunque quelle che diano più garanzia nella robustezza. Essendo a rischio urti questo tipo di materiale si dimostra molto più fragile del gres porcellanato.

Quando si provvede all’acquisto delle mattonelle per cucina è consigliabile prenderne qualche scatola in più. Questo da la sicurezza di averne di scorta per eventuali riparazioni o sostituzioni future; questa accortezza vi potrebbe risparmiare in seguito di doverle sostituire tutte.

Lavello cucina uso e consumo

Consigli per uso e scelta del lavello

Lavello cucina

Il lavello in cucina oggi è molto importante più come arredamento che per utilità. I vari modelli e materiali che ci sono in commercio rendono sempre più semplice l’abbinamento con tutto quello che ci gira intorno; elettrodomestici pensili e via dicendo.

INDICE DEL POST

  1. Allaccio idrico del lavello cucina
  2. Perdita di acqua del lavello cucina
  3. Consigli utili

Anche il rubinetto da abbinare si presenta in colori e forme molto varie; con la possibilità di scegliere tra leva o manopole per dare un tocco di classe in più. Anche se poco usato perché si preferisce utilizzare quello di servizio magari in veranda; il lavello comunque ha sempre bisogno della sua manutenzione e gli imprevisti sono sempre in agguato.

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Quando vediamo dell’acqua a terra nelle sue vicinanze pensiamo subito: da dove viene adesso questa ? cosa devo fare ? adesso cerchiamo di rispondere a queste domande.

1) Allaccio idrico del lavello cucina

Il lavello è allacciato alla rete idrica grazie ai due flessibili. Questi vanno dalle prese a parete sia dell’acqua calda che quella dell’acqua fredda al rubinetto. Lo scarico è collegato alla rete fognaria mediante le tubazioni di raccolta. Queste portano al sifone che mediante un tubo viene collegato allo scarico a parete.

Le tubazioni possono essere tre o due a seconda se il lavello abbia una o due vasche. I tubi di ogni vasca vengono collegati alle pilette e uno al sovrapieno. Il tubo del sovrapieno è collegato alla griglia che si trova nella parte alta di una delle due vasche; se non è previsto anche l’allaccio dello scarico della lavabiancheria, non ci sono altri tubi sotto il nostro lavello.

2) Perdita di acqua dal lavello cucina

Le perdite d’acqua possono essere di alimentazione o di scarico; se sono di alimentazione la perdita è continua mentre se è di scarico la notiamo solamente quando scarichiamo acqua nelle vasche. La causa della perdita di alimentazione è l’usura del flessibile o delle guarnizioni. Per individuarla per prima cosa dobbiamo vedere dove l’acqua è visibile; se vediamo che l’acqua esce dalla parte superiore del rubinetto potrebbe essere la guarnizione; mentre se l’acqua esce da sotto e scorre lungo il flessibile allora è proprio questo che bisogna sostituire.

Per proseguire alla sua sostituzione seguiamo questa guida: Come sostituire il tubo flessibile
Se invece l’acqua esce dai tubi di scarico dobbiamo capire se è il sifone intasato oppure lo scarico a parete. Se l’acqua esce dalla parte superiore al sifone, vuol dire che è il sifone intasato e allora basta mettere una bacinella sotto e svitare la parte inferiore del sifone svuotarlo e rimontarlo, mentre se la perdita esce dal tubo a muro vuol dire che è il tubo di scarico sotto traccia che è intasato. Qui si può provare a immettere direttamente dentro il tubo uno stura lavandino chimico e se non funziona provare con del filo zincato da utilizzare come sonda per cercare di sbloccarlo, cosa che di solito funziona.

Leggi pure: Come sgorgare il sifone

3) Consigli utili

Evitare di versare dentro il lavello lo scarico della lavabiancheria o detersivi solidi in generale perché questi formano dei residui nelle tubazioni e sono la prima causa degli ingorghi, e usare sempre delle griglie di protezione nelle pilette per evitare che residui di alimenti si immettano nello scarico.

Lampade da parete guida su scelta e installazione

Guida su come installare una lampada da parete anche in assenza di punto luce

Le lampade da parete oltre ad essere utili come soluzione per illuminare determinati ambienti si rivelano anche degli ottimi pezzi di arredamento. Queste possono rendere particolare un angolo di casa con le loro forme e disposizioni; e anche per quel gioco di luce che riescono ad offrirci in base alla loro disposizione mettendo in risalto l’ambiente stesso.

Ricerca del punto di alimentazione

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L’illuminazione a parete in alcuni casi diventa una soluzione obbligatoria sopratutto in quegli ambienti come le mansarde. A causa dei tetti inclinati dove le lampade da parete da parete sostituiscono completamente i lampadari dando un tocco di classe in più alla casa. Ma cosa succede se in una parete della nostra casa non c’è un punto luce. Noi invece vorremmo metterci un bel lampadario da parete o una plafoniere o lampada da parete; come facciamo ad alimentarla ? vediamo come risolvere questi quesiti.

Lampada-parete

Se vogliamo portare un punto luce su una parete dove mettere una lampada per prima cosa dobbiamo vedere se c’è una presa o un interruttore nelle vicinanze. Magari dall’altro lato della parete potrebbe esserci; e da li potremmo prendere l’energia elettrica per alimentare la nostra lampada. Se siamo fortunati e la troviamo il tutto ci verrà più semplice e operiamo in questo modo.

Come installare le lampade da parete

Scegliamo in che punto della parete vogliamo mettere la nostra plafoniera e tracciamo una linea che va verso la presa o interruttore. Lungo questa linea con l’aiuto di uno scalpellino e martello facciamo un incavo di almeno 1,5 cm. Al suo interno passeremo un cavetto che poi sarà coperto con dello stucco in modo che non si noterà a lavoro finito.

Lampada-corda

Le due estremità andranno una dentro la cassetta della presa o interruttore dove andremo ad alimentarlo collegandolo alla rete elettrica e nella quale inseriremo l’interruttore per governare il nuovo punto luce, e l’altra nell’applique dove agganciandolo nel porta lampada illuminerà la lampadina e verrà nascosto nel telaio.

leggi pure : Presa elettrica

Altra possibilità di alimentazione

Se invece nelle vicinanze non c’è nessun punto luce allora andremo alla ricerca di una cassetta di derivazione che si trovano nella parte alta delle pareti e sono presenti in quasi tutti gli ambienti, il procedimento è quasi simile solo che dobbiamo segnare oltre a dove mettere la lampada da parete dobbiamo anche decidere dove mettere l’interruttore che la comanderà, quindi dobbiamo tracciare una linea che va dalla cassetta di derivazione all’interruttore, e una linea dall’interruttore alla lampada quindi il cavetto verrà alimentato nella cassetta di derivazione passerà dall’interruttore per poi raggiungere la lampada.

Leggi pure: Punto luce come crearlo

Se invece vogliamo illuminare una zona dove non arriva nessuna linea elettrica e quindi non abbiamo nessuna possibilità di poter prendere corrente da nessuna parte possiamo utilizzare un altro sistema: utilizziamo un applique da parete dove metteremo una lampada a led a 12 volt che alimenteremo con una batteria che nasconderemo nel telaio e per accenderla utilizzeremo un segnalatore di presenza sempre a 12 volt che accenderà la lampada solo quando ci sarà la presenza di qualcuno mentre si spegnerà quando non serve limitando l’accensione solo quando è utile risparmiando in questo caso anche la batteria che avrà una durata più lunga.

La crepa nel muro cause e rimedi

Cause e rimedi per la crepa sul muro

La crepa nel muro
La crepa nel muro

Hai notato una crepa nel muro e adesso ti stai chiedendo se è spuntata da poco oppure è li da chissà quanto tempo e non ci avevi mai fatto caso. Fatto sta che però adesso non ci dormi la notte perché non ti sai rendere conto della sua gravità. Non ci sono problemi, questa guida: La crepa nel muro l ‘ ho scritta apposta per aiutarti a capire di cosa si tratta.

INDICE DEL POST

  1. Perché si manifesta la crepa
  2. Differenze tra le crepe
  3. Le linee sui muri
  4. Le lesioni gravi
  5. Crepe sui muri interni
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1) Perché si manifesta la crepa

La crepa nel muro può manifestarsi per tanti motivi dovuti anche sopratutto alla tipologia di muro e molto spesso non sono pericolose. Tuttavia possono essere rivelatori di problemi che non riusciamo a comprendere con un semplice sguardo;

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ma facendo una accurata indagine possiamo capire da cosa è causata e cosa nasconde, e come intervenire per risolvere il problema.

Leggi pure: Come eliminare la muffa

2) Differenze tra le crepe

Iniziamo adesso a capire la differenza tra le crepe sui muri analizzando ad una a una le varie tipologie. Una distinzione va fatta intanto in base al tipo di muro; se è perimetrale o interno. Nel primo caso potrebbero essere interessati i pilastri; ed allora il discorso si potrebbe fare anche un po più serio; visto che parliamo della struttura portante dell’edificio.

Mentre nel secondo caso trattandosi di tramezze divisorie le crepe nei muri non comportano rischi particolari. Questi possono essere causate da normali movimenti di assestamento dell’edificio; la linea che si forma interessa solo l’intonaco e no il muro in se stesso. In questi casi, la malta che unisce i mattoni che formano la parete fa da cuscinetto, e attutisce il movimento evitandone la rottura.

3) Le linee sui muri

Le linee sui muri perimetrali se sono verticali e in prossimità del pilastro si verificano per assestamento. La parete di mattoni che si trova tra i due pilastri, muovendosi, segna l’intonaco al punto proprio di giunzione tra muro e pilastro. In caso di scosse di terremoto, le linee che si creano nelle pareti esterne sono sia verticali che orizzontali. Comunque sempre ai confini della parete, laterali per quanto riguarda i pilastri.

Quelle orizzontali sono in alto perché sotto la trave del solaio, e questo perché sono due corpi appoggiati senza nessun punto di unione. La lesione si forma lungo il punto di giuntura, cosa che invece non avviene tra i pilastri ed il solaio, perché questi sono collegati internamente da armatura in acciaio.

Per rendere meglio l ‘ idea: se prendiamo una fila di mattoncini lego, e li mettiamo uno sopra ad un altro senza legarli; alla minima spinta questi cadono e si disuniscono. Ma se dopo averli messi uno sopra ad un altro, li foriamo tutti da il primo di sopra fino a quello di sotto; e passiamo dentro un filo di ferro, dopo anche se diamo una bella botta, i mattoncini non si disuniscono.

Ecco questa è la differenza tra la legatura tra pilasti e solaio, e muro e solaio. Anche le travi in cemento armato possono segnare delle lesioni che possono essere causate da problemi di corrosione dell’armatura dovute ad Infiltrazioni d’acqua, o da assestamento della struttura, ma mentre nel primo caso, la lesione viene formata da un rigonfiamento del cemento copri ferro causato dalla ruggine che ha attaccato il ferro di armatura per via dell ‘ acqua, nel secondo caso, sono delle micro lesioni che sono anche difficili da notare.

Anche le linee in prossimità dei pilastri, e circoscritte solo in alcune zone e non lungo tutta la sua altezza; possono essere causate da infiltrazioni d’ acqua. In questi casi, notiamo sempre dei rigonfiamenti. In questi casi conviene intervenire in tempo, per evitare che la corrosione con l ‘ andar del tempo possa intaccare pesantemente l ‘ armatura. Questo riduce la sezione del ferro fino a causarne la completa scomparsa rendendo la struttura debole.

4) Le lesioni gravi

Le lesioni più gravi sono quelle dove il distacco tra le parti è molto più segnato; quindi lo spazio tra le due parti consente anche di vedere dall’altra parte della parete. Ma queste si verificano di solito quando c’è in atto un cedimento strutturale. Le crepe del genere si possono scovare nelle case antiche dove non viene fatta la normale manutenzione. Sopratutto, perché non essendoci strutture in cemento armato, il cedimento della base del muro, col tempo è più probabile.

5) Crepe sui muri interni

Le crepe sui muri interni sono più probabili. Trattandosi di pareti più sottili a volte possono essere causate anche da uno sbattere della porta in modo violento. Anche movimenti di assestamento provocano delle vibrazioni che questo tipo di parete non assorbe come quelle perimetrali. Questo causa i segni, anche perché i muri perimetrali sono sempre su travi, mentre quelle interne sono sul solaio.

E’ anche vero che in questo ultimo esempio, si nasconde un non perfetto lavoro svolto al momento della costruzione. Se il lavoro viene fatto a regola d’ arte, difficilmente si verificano delle lesioni. Anche in prossimità degli impianti è possibile vedere dei rigonfiamenti con delle crepe nei muri interni; causate anche queste da perdite degli impianti stessi. Per concludere in presenza di crepe con distacco vistoso è sempre bene farle visionare da persone competenti. Anche per avere un quadro preciso della situazione, e capire seriamente di cosa si tratta.

Infissi quali scegliere guida alla scelta e consigli utili

Guida alla scelta dei materiali giusti

Infissi quali scegliere

Scegliere è sempre difficile sopratutto quando riguarda cose di cui sappiamo poco o nulla. Quindi nel caso specifico degli infissi quali scegliere ; le domande che ci facciamo difficilmente trovano risposte. Ma sopratutto generano dei dubbi; perché di solito quelli a cui chiediamo informazioni sono quasi sempre persone del settore. Certo esperti ma anche interessati; e tendono ad influenzarci per far cadere la scelta su quello che più a loro conviene e non a noi.

Noi che dobbiamo acquistare quindi; siccome la scelta degli infissi è importante, visto che è un investimento non indifferente e anche duraturo. Siccome non lo si cambiano spesso quello che ci occorre sapere è sopratutto la durata dei materiali che scegliamo. Anche altri piccoli particolari che non si conoscono tanto ma che fanno la differenza. Andiamo a scoprire quali caratteristiche hanno e le differenze dei materiali che si trovano sul mercato.

TIPOLOGIA DI INFISSI

  1. L’alluminio
  2. Il Pvc
  3. Il legno


Leggi pure: Come sostituire le aste della tapparella



1) L’ alluminio

Quando parliamo di alluminio la prima cosa che ci viene in mente è la sua leggerezza e nello stesso tempo resistenza. Ma anche eleganza perché grazie alla sua grande malleabilità e consistenza ci permette di avere delle superfici di vetro superiori a qualsiasi altro materiale. Utilizzato per questo scopo, un po come gli infissi vecchi in lamiera ora non più usati.

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Anche la scelta dei colori disponibili è un elemento che ci porta a sceglierli perché la gamma è vasta. Si va dai colori RAL agli ossidati e anche alle tinte legno quindi vanno bene in ogni contesto. Ma adesso entriamo nei particolari, cosa dobbiamo sapere per fare la scelta giusta. Per prima cosa il tipo di alluminio, oggi c’è in commercio quello a taglio termico che a differenza del tipo freddo garantisce una conducibilità termica molto inferiore.

Questo è un elemento da non sottovalutare perché quello che spendiamo di più al momento dell’acquisto ci costerà meno per il resto del tempo. Come lo spessore del profilo che scegliamo anche questo come il tipo di vetrocamera è un fattore che ci garantisce più isolamento.

Ma quello che non vediamo in un infisso di alluminio e che è molto importanti sono gli accessori. Questi servono per assemblarli, qui dovete far richiesta esplicita che vengano usati prodotti in alluminio e sopratutto fatti in Italia. Non per amor di patria ma per il fatto che sono di qualità superiore.

2) Il Pvc

Il PVC da qualche anno è diventato un prodotto di alta qualità negli infissi; garantendo robustezza grazie alla sua rigidità e sicurezza; visto i rinforzi in acciaio nei punti più vulnerabili. Anche l’eleganza viene garantita dalla sua malleabilità e dalla scelta dei colori anche qui ampia.

Ma come per l’alluminio anche per il pvc bisogna stare attenti a quale materiale ci viene proposto perché anche qui ci sono profilati leggeri quindi di qualità scarsa che cercano di propinarvi grazie al prezzo più competitivo, e richiedere sempre materiali di alta qualità da mettere nei punti dove vengono applicate le saldature. Tuttavia anche se materiale robusto per finestre di grandi superfici questo prodotto mostra la sua debolezza perché non dà le garanzie del legno e dell’alluminio.

Sono infondate le paure che sia un prodotto cancerogeno mentre sono elevate le prestazioni contro rumorosità e resistenza termica. Molto resistente agli agenti atmosferici e alla salsedine, quindi consigliati in zone vicino al mare, mentre soffre i raggi del sole, se esposta per tempi lunghi i colori si deteriorano.

3) Il legno

Il legno da sempre è stato il materiale più usato per infissi porte ecc ed essendo un prodotto naturale non ha controindicazioni di nessun genere. Garantisce eleganza e resistenza e può essere utilizzato anche per superfici di grande ampiezza. Anche per il legno bisogna stare attenti al tipo usato perché ce ne sono di tante qualità e quindi il prezzo varia anche a seconda del legno usato.

L’isolamento termico è garantito come quello acustico e la sua resistenza agli agenti atmosferici è molto nota sopratutto con gli ultimi ritrovati tecnici che permettono di allungare i tempi della manutenzione cosa che bisogna comunque fare e che garantisce la durata nel tempo illimitata. L’eleganza del legno è imbattibile infatti viene imitata nelle rifiniture dagli altri materiali e conferisce un tocco di classe in più anche se il costo è un po il suo punto debole.

Infiltrazioni d’acqua dal balcone segnali e rimedi

Guida su come individuare le infiltrazioni d’acqua dal balcone

Infiltrazioni d'acqua dal balcone
Infiltrazioni d’acqua dal balcone

Le infiltrazioni d’acqua dal balcone sono le meno evidenti per il semplice fatto che è poco frequentato; e di solito quando lo si frequenta la parte sottostante che è la più colpita non si vede proprio. Di fatto non si riesce a scorgere quei piccoli segnali che le infiltrazioni lasciano; e che permetterebbero di affrontare il problema quando ancora non ha fatto troppi danni. Questo ci consentirebbe con un piccolo e meno costoso intervento, di mettere tutto a posto senza correre ulteriori rischi; perché le parti cedenti se colpiscono qualcuno o qualcosa noi ne saremmo comunque responsabili.

Indice infiltrazione d’acqua dal balcone

  1. Perché l’acqua si infiltra sotto il pavimento
  2. Cosa succede dopo l’infiltrazione dell’acqua
  3. Conseguenze delle infiltrazioni

Come trattato in questo articolo Soglie balconi i segnali per scorgere se l’acqua riesce ad infiltrarsi possono essere visibili facendo attenzione a dei piccoli particolari;

ma in questo articolo daremo più attenzione a cosa succede quando l’acqua riesce ad infiltrarsi sotto il pavimento; il perché questo avviene, e quali sono le conseguenza.

1) Perché l’acqua si infiltra sotto il pavimento

Quando il balcone viene costruito, prima di essere rivestito si esegue l’impermeabilizzazione che viene eseguita o con guaina liquida o solida. Questa è una operazione che se eseguita in modo molto superficiale, dopo pochi anni cominciano a verificarsi le prime infiltrazioni. Subito sopra viene formata la base dove viene posato il pavimento. Questi a sua volta sarà sigillato chiudendo tutte le fughe con dei prodotti adeguati; che aiutano l’acqua a scorrere meglio e ad evitare che si infiltri tra le fughe.

Accessori per balconi su Amazon

Molti balconi purtroppo non vengono impermeabilizzati e la tenuta dell’acqua è garantita solo dalla sigillatura del pavimento; che come sappiamo con l’andar del tempo a causa degli agenti atmosferici e da detergenti molto aggressivi, questa si stacca. Questo crea delle crepe tra le mattonelle agevolando l’ingresso dell’acqua; che inizia a farsi strada fino ad intaccare la struttura che crea i distacchi di intonaco e parti di cemento.

2) Cosa succede dopo l’infiltrazione dell’acqua

Quando l’acqua si infiltra sotto il pavimento, e non trova la guaina oppure questa è compromessa, riesce ad arrivare facilmente sul cemento, e attraverso delle micro crepe arriva al ferro corrodendolo.

La corrosione riduce la sezione del ferro, e da qui capirete bene che se in fase di progettazione viene calcolato che il ferro deve essere di 16 mm di diametro, e per via della corrosione questo diventa da 12 mm, vuol dire che la tenuta dello stesso è in pericolo, e questo è uno dei motivi per cui bisogna affrontare il problema più in fretta possibile prima che il ferro possa corrodersi fino a scomparire. La corrosione oltre a ridurre il ferro, crea dei rigonfiamenti che comportano il distacco del cemento e di conseguenza dell’intonaco e la sua caduta può arrecare danni a cose o persone quindi molto pericoloso.

3) Conseguenze delle infiltrazioni

L’acqua che si infiltra sotto il pavimento, oltre a causare i danni citati sopra, crea dei rigonfiamenti anche nel pavimento; creando il distacco delle mattonelle stesse, e delle soglie di marmo, e siccome siamo all’esterno all’aperto; questi quando c’è vento possono anche essere portati via causando danni che possiamo immaginare. Quando avviene questo tipo di problema, di solito l’acqua si infiltra anche dentro l’appartamento andando a creare ulteriori danni. In questi casi un segnale di avvertimento è quello del rigonfiamento della soglia e del pavimento della portafinestra rendendo difficile anche l’apertura della stessa.

E’ sempre bene tenere sotto controllo periodicamente il balcone, e ai primi segni correre subito ai ripari facendo la manutenzione necessaria per essere sempre sicuri e avere dei costi più contenuti.

Infiltrazioni stop un prodotto efficace

Ecco un rimedio per le infiltrazioni

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Infiltrazioni stop un prodotto efficace

In certe occasioni può capitare di vedere delle macchie di umidità sulle pareti nelle zone che sono a contatto col pavimento; e precisamente subito sopra il battiscopa e notando che il pavimento è a posto non ti spieghi come possa essere possibile tutto ciò. Non sai cosa fare, niente panico adesso ti spiego come eliminare le infiltrazioni d’ acqua dal terrazzo e dal balcone; in modo facile e senza bisogno di professionisti con difficoltà minime.

Occorre fare una precisazione però, le infiltrazioni d’ acqua possono essere causate da tante situazioni e sono differenti; se prendiamo in considerazione ad esempio i balconi o le terrazze; quindi in questa guida tratteremo le due tipologie singolarmente per evitare di fare confusione.

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Il balcone aggettante

Le infiltrazioni d’ acqua dai balconi aggettanti possono essere causate dalle lastre di marmo che sono messe a bordo dei suoi lati; e che di solito sono in corrispondenza della ringhiera. Con l’ andar del tempo staccandosi la sigillatura dei giunti di unione tra una lastra ed un altra o tra la lastra e i mattoni; favoriscono la penetrazione dell’ acqua che col tempo riesce a farsi strada fino ad arrivare sotto il pavimento. Questo per cause che competono alle mattonelle per lo stesso motivo oppure perché magari come può succedere anche per le lastre di marmo. Accidentalmente si rompono per degli oggetti che gli finiscono sopra e di conseguenza si ha la stessa situazione di una giuntura non stuccata.


Queste situazioni se prese in tempo, possono essere riparate senza la necessità di dover intervenire drasticamente rimuovendo il pavimento compreso il massetto; e le lastre di marmo perimetrali, per rifare il tutto ex novo con conseguente conto non indifferente da pagare.

Macchie sospette

In una situazione del genere, e avendo notato le macchie dell’ acqua subito dopo la loro comparsa, ma è sufficiente accorgersene anche a fine della stagione invernale; si può adoperare questo trattamento per rimettere tutto a posto senza bisogno di dover ricorrere alle maniere forti.

Leggi pure: Infiltrazioni d’acqua dal balcone

Se il tempo trascorso dalla comparsa dell’ acqua alla tua scoperta invece è parecchio, non c’è rimedio serio che possa evitarti i lavori pesanti. Ecco perché è sempre importante tenere sotto controllo le zone esterne delle abitazioni, per prevenire queste spiacevoli conseguenze.


Se il tempo trascorso è troppo puoi accorgertene notando dei rigonfiamenti del pavimento o delle lastre di marmo che sono quasi staccate; e in questo caso viene intaccata anche la parte sottostante del balcone; con rischi di cedimento di parti di intonaco che possono comportare altre responsabilità.

Come intervenire :

Dal sopralluogo effettuato hai preso coscienza che la situazione non è tragica ma che si sono verificate le condizioni perché lo diventi. Allora in questo caso è arrivato il momento di porvi rimedio. Quello che ti occorre per sbrigare questa faccenda sono :

  • Un secchio
  • Una scopa
  • Uno straccio
  • una spatola da 4 cm
  • una bottiglia di sgrassante
  • Cemento per fughe 2 kg
  • Una spazzola setole forti
  • una latta 1 litro di Proter ( resa 10-15 mq )
  • Un pennello o rullo

Adesso che ti sei procurato tutto il necessario puoi dedicarti al lavoro vero seguendo questi semplici consigli. Dopo aver tolto tutto dalla zona da trattare inizia da un lato e con la spatola devi passare sopra ogni fuga. Rimuovi quelle parti di stucco che non sono coese senza saltarne nessuna insistendo dove ti accorgi che anche se dura; vedi che non è perfettamente attaccata, questa fase è importante, perché basta che rimanga qualche parte non pulita; e il risultato potrebbe essere compromesso, quindi prenditi tutto il tempo che ti serve senza nessuna fretta.


Zone del battiscopa

Le parti che riguardano il battiscopa e precisamente le giunture tra battiscopa e pavimento; oltre a quelle tra i mattoni e la parte che va a contatto con l ‘ intonaco del muro meritano la stessa attenzione se non di più. Finita questa fase bisogna dare una spazzata con la scopa e raccogliere tutto quello che è stato tirato via. Subito dopo utilizzando la spazzola con setole forti; ripassa sopra ogni fuga per essere certi di asportare ogni piccolo granello di cemento ammalorato.

Sei a buon punto diciamo che il lavoro più duro è stato terminato e adesso sei in discesa. Ora prendi il secchio e ci metti dentro lo sgrassante, leggi bene se deve essere usato così come è oppure se necessita diluizione e in che percentuale. Una volta preparato il tutto comincia sempre aiutandoti con la spazzola a setole dure a sgrassare tutta la zona; strofinando più che puoi per assicurarti che il prodotto agisca in modo efficace, lascialo agire per qualche minuto e poi risciacqua con abbondante acqua.

Preparare l’impasto

Adesso prepara un po di cemento mischiandoci poca acqua alla volta per non farlo troppo liquido e senza prepararne troppo. bastano un paio di mestoli per volta per intenderci, e deve avere la consistenza del dentifricio. Mentre il pavimento è bagnato, quindi se nel frattempo si è un pò asciugato conviene bagnarlo ancora; comincia a chiudere tutte le fughe aiutandoti con la spatola pressando il cemento sopra la fuga e asportando quello in esubero.

Quando ti accorgi che il cemento è asciutto, lo puoi notare perché la parte residua sopra i bordi del mattone è quasi diventata polvere; e appena gli passi sopra il dito si toglie, prendi mezzo secchio di acqua ci aggiungi un po di sgrassatore; diciamo un 10% del volume della acqua e immergendo una spugna e poi strizzata; inizi a rimuovere tutto il cemento superfluo. Adesso dopo aver finito la pulizia generale bisogna aspettare che sia ben asciugato prima di passare alla fase finale; e cioè dare una mano di proter ed eventualmente anche due.

Infiltrazioni stop grazie al Proter

Ma cosa è questo prodotto ? Il PROTER è un trattamento idrorepellente altamente tecnologico che consolida e protegge le superfici di terrazze e balconi; saturando le macroporosità dei supporti riparando crepe e fessure di dimensioni fino ad un millimetro. Il Proter è un liquido incolore e viene assorbito senza lasciare segni; può essere applicato a rullo o pennello su tutta la superficie. Una volta steso penetra nelle fessure rendendo idrorepellente ogni supporto agendo con una forza espansiva che gli permette di raggiungere zone fino a 20 centimetri di profondità; in pratica è come se si mettesse una guaina invisibile sui pavimenti.

Dopo l’ applicazione bisogna aspettare 24 ore prima di poter calpestare la zona trattata.

Il Balcone incassato o la terrazza

Il balcone incassato come la terrazza di solito è circondato da muri e di conseguenza le cause che possono portare le infiltrazioni d ‘ acqua sono maggiori e andiamo adesso a scoprirli.

Essendo un area circondata da muri, gli sfoghi dove evacuare l’ acqua sono dei fori che attraversano questi muri e di solito sono questi i punti deboli. Però di solito se l’ acqua si infiltra da quella zona, è facile scoprirlo, perché le pareti in corrispondenza del foro sono le prime a manifestare le macchie di umidità e si capisce bene che se il problema è questo bisogna per forza di cose aprire il pavimento per porvi rimedio.

Alla ricerca di altre cause

Altre cause potrebbero essere le pareti parapetto che hanno alla loro sommità dei coprimuro in mattoni o in lastre di marmo e anche queste, se non stuccate bene possono prendere acqua e pian piano depositarla direttamente sul cemento del solaio, perché i muri poggiano sul solaio e non sul pavimento, quindi la parte sotto non è impermeabilizzata.

Era giusto fare queste precisazioni per capire meglio le differenze dei diversi casi e quindi possiamo concludere dicendo che se queste situazioni sono escluse da un primo sopralluogo, allora si può operare come già spiegato prima sul balcone aggettante. Meglio comunque fare un trattamento del genere ogni qualvolta ce ne bisogno alla fine non costa tanto ma previene le necessità di dover poi spendere tantissimo per riparare i danni che le infiltrazioni d ‘ acqua causano.

Infiltrazioni d'acqua

Infiltrazioni d’acqua: Tipologie cause e rimedi

Come individuare le infiltrazioni d’acqua grazie a questi consigli

Le infiltrazioni d’acqua sono un problema che in tanti casi vengono sottovalutate perché a seconda delle zone interessate sono impercettibili o nascoste; e vengono notate in seguito quando purtroppo l’acqua si è fatta strada ed è arrivata ad intaccare la struttura, causando degli interventi più costosi.

TIPOLOGIE DI INFILTRAZIONI

  1. Infiltrazioni d’acqua dal tetto
  2. Infiltrazioni d’acqua dal muro
  3. Infiltrazioni d’acqua dal pavimento
  4. In conclusione


Le zone della casa che possono essere intaccate da questo problema sono tante, e per ogni zona ci sono tantissime cause che possono generarla.

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Tante volte potrebbe anche essere causa di una perdita di qualche tubatura tipo termosifone, scarico dei servizi, oppure tubi della rete idrica o pluviali ecc.
Analizziamo adesso ogni singolo caso cercando di capire come accorgersi in tempo delle infiltrazioni d’acqua imparando a scorgere i segnali che esse lasciano.

Infiltrazioni d’acqua dal tetto

Infiltrazioni d'acqua dal tetto
Infiltrazioni d’acqua dal tetto

In questo caso dobbiamo fare delle precisazioni, perché dal tetto l’acqua può infiltrarsi per diverse cause a seconda del tipo di abitazione in causa.
Se abitiamo in un condominio, e la nostra abitazione si trova ad un piano intermedio le infiltrazioni possono verificarsi; o per rottura di un tubo sul piano superiore
o dal balcone sempre del piano superiore, e quindi individuarne la causa è molto più semplice.

Se le macchie che si notano sul tetto sono vicine al balcone ed interessano anche il muro, possiamo dire che la causa è il balcone; e in questo caso basta fare un sopralluogo e controllare il pavimento e sopratutto i marmi perimetrali del balcone per scorgere eventuali segni dell’acqua.
Macchie scure sul fronte del balcone sotto le giunture del marmo; o delle lesioni sempre del fronte balcone sono dei segnali inconfondibili delle cause delle infiltrazioni d’acqua.

Se invece le macchie sono lontane dal balcone, in questo caso l’infiltrazione è causata da una perdita di tubature; e facendo sempre un sopralluogo sul piano superiore, possiamo individuare la causa.

Case singole

Cosa diversa invece se sulla nostra abitazione non ci sono case ma tetto o terrazze perché le cause cambiano a seconda della copertura che abbiamo.
Se abbiamo una terrazza, le infiltrazioni possono verificarsi o in prossimità dei chiusini, o dal battiscopa; zona dove la guaina tende sempre ad aprirsi con il passare degli anni per via delle dilatazioni causate dagli sbalzi di temperatura.


In questo caso basta aprire la zona interessata per saggiare le condizioni della guaina. Se invece abbiamo il tetto con i coppi o tegole ecc si potrebbe verificare l’infiltrazione
dalle grondaie o da qualche tegola rotta o spostata.

Leggi pure: infiltrazioni stop: ecco il rimedio

Conviene comunque a scopo prevenzione, controllare sempre sui tetti e terrazze che le vie di deflusso dell’acqua siano sempre pulite e non ostruite. Perché foglie o aghi di pino e rametti possono bloccarle e fare infiltrare l’acqua;
quindi prima della stagione delle piogge, è cosa buona fare una revisione.

Infiltrazioni d’acqua dal muro

Infiltrazioni d'acqua dal muro
ilfiltrazioni dal muro

Anche in questo caso le cause possono essere di diversa natura. Per prima cosa dobbiamo vedere cosa c’è all’esterno, se l’infiltrazione si manifesta in prossimità di una finestra o tubo di scarico o di alimentazione
o se ci sono delle crepe che favoriscono l’ingresso dell’acqua.


I punti deboli delle finestre sono le pensiline che se non sigillate bene portano l’acqua dentro, e anche l’opposto; vale a dire l’assenza di copertura della finestra che fanno filtrare l’acqua dalla parte superiore del telaio.
Anche dalle soglie delle finestre può filtrare l’acqua perché se queste non hanno il gocciolatoio; o se ce l’hanno e la distanza dal muro è molto ridotta; l’acqua arriva al muro filtrandosi da eventuali crepe o dallo scostamento della soglia dalla sua sede.


Se siamo in prossimità di tubi di qualsiasi genere, se il danno viene da li ci si accorge subito; perché nelle sue vicinanze vediamo delle macchie di acqua e quindi molto semplice da individuare.

Infiltrazioni d’acqua dal pavimento

Infiltrazioni d'acqua
Infiltrazioni d’acqua

In questo caso la tipologia di infiltrazioni cambia se siamo a piano terra o ai piani superiori; perché nel secondo caso è di sicuro causata da una rottura di qualche tubo; mentre nel primo caso oltre alla rottura del tubo, l’infiltrazione
può verificarsi da risalita del terreno; o dal marciapiede esterno o da mancata impermeabilizzazione della costruzione a contatto dal terreno.

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Se si tratta di una perdita, le tracce dell’acqua sono continue, mentre se si tratta di infiltrazioni piovane, queste si manifestano durante le piogge; mentre in estate
quando si asciuga spunta la muffa che fa screpolare l’intonaco, per poi riapparire appena riprende a piovere.
Individuata la causa si può quantificare il tipo e costo dell’intervento.

In conclusione

Con questo articolo abbiamo racchiuso quasi tutte le tipologie di infiltrazioni d’acqua; cercando di fare più chiarezza possibile su quelle che possono essere le cause per aiutarvi nell’individuare quella giusta. Riuscire ad individuare la giusta causa significa risparmiare tempo e denaro. Ma la cosa che vi consiglio vivamente: quando si verifica uno di questi problemi; prendetevene cura subito, risparmierete in tutto.

Impermeabilizzare

Guida su come impermeabilizzare

Impermeabilizzazione

Se abbiamo infiltrazioni d’acqua che si verificano dal terrazzo dobbiamo per prima cosa controllare bene se i muri sono bene impermeabilizzati; e se i chiusini sono sigillati bene in modo da essere sicuri che il problema venga dal lastricato solare senza dubbio; per evitare di fare spese senza risolvere il problema.

Anche se il terrazzo è pavimentato e non vogliamo affrontare una spesa eccessiva, si può procedere con l’applicazione dell’impermeabilizzante su di esso; basta scegliere cosa applicare, se guaina bituminosa a rotoli o guaina bituminosa liquida.

Per procedere alla posa della guaina a rotolo abbiamo bisogno di un cannello e bombola di gas un cazzuolino con punta tonda e un taglierino per tagliare; la guaina oltre alla guaina e al primer bituminoso perchè è bene usarlo se incolliamo la guaina sul pavimento.

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Impermeabilizzare con guaina bituminosa

Quanti rotoli comprare: ogni rotolo è 10 mq quindi misuriamo la nostra terrazza lato per lato e sappiamo quanti mq ne occorrono tenendo presente che; ogni foglio va sormontato per 5 cm sull’altro e che dobbiamo anche fare il battiscopa; quindi sviluppiamo le misure e prendiamo i rotoli che necessitano e anche il quantitativo giusto di primer.

Prima procediamo alla pulizia del pavimento spazzandolo, e poi lavandolo con acqua e acido muriatico al 50% per portare via ogni granellino di polvere; che si trova nelle singole microfessure che andrebbero ad influenzare l’adesione del primer sul pavimento; e appena asciugato applichiamo il primer a rullo o pennello senza risparmiare prodotto.

Posa della guaina

Dopo che il primer si è asciugato possiamo procedere alla collocazione della guaina bituminosa, iniziano sempre dal chiusino a salire in modo che il sormonto; sia sempre a favore dello scorrimento dell’acqua verso il chiusino perchè se montata al contrario creerebbe dei gradini; che impedirebbero lo scorrimento dell’acqua e lascerebbero sempre residui che danneggerebbero la guaina col tempo.

Posizionando il rotolo di guaina vicino al muro e col cannello andiamo a riscaldare la parte che va sul primer e la andiamo srotolando facendola aderire bene al fondo; il lato della guaina ricoperto col nylon va sotto. Quando mettiamo il prossimo rotolo, posizioniamolo 5 cm sopra l’altro già saldato e procediamo come prima ma questa volta; dobbiamo pure riscaldare il lato che è sopra il rotolo precedente e sigillarlo col cazzuolino in modo che la giuntura sia senza crepe.

Procediamo fino alla copertura di tutto il terrazzo così e appena finito dobbiamo fare la copertura del battiscopa tagliando la guaina a strisce dal lato corto. Se il nostro battiscopa è alto 20 cm noi dobbiamo tagliare la guaina a 30 cm x il metro di lunghezza della guaina. Trenta centimetri perchè 5 cm vanno saldati sulla guaina che abbiamo messo a terra; e il resto va a coprire tutto il battiscopa e saldata anche al muro facendo sempre attenzione ai sormonti che devono essere sempre a favore dello scorrimento dell’acqua.

Impermeabilizzare con guaina bituminosa liquida

Cosa diversa è invece utilizzare la guaina bituminosa liquida è molto più veloce e semplice da posare fermo restando che bisogna sempre spazzare e pulire il terrazzo e quello che ci serve è solamente un pennello o rullo senza bisogno di primer. E’ consigliabile tuttavia abbinare in alcuni tratti, come punti dilatazioni o l’angolo del battiscopa, la rete di intonaco in modo da conferirgli una tenuta maggiore grazie a l’armatura della rete.

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