Quanto si può costruire su un terreno

Quanto si può costruire su un terreno

Quanto si può costruire su un terreno si calcola tenendo presente un dato molto importante, che è l’indice di fabbricabilità. In pratica ogni terreno, ha la sua cubatura massima di costruzione, e dipende da l’indice di edificabilità che ogni terreno ha in base alla sua destinazione d’uso.

Ad esempio, un terreno edificabile ha una sua densità costruttiva superiore ad un terreno verde agricolo. Quindi per sapere con esattezza quanto si può costruire su un terreno, dobbiamo sapere l’indice di edificabilità di quella zona.      

Per rendere più facile questo calcolo, abbiamo creato queste due schede, dove la prima, inserendo indice di fabbricabilità; e superficie del terreno, vi restituisce quanti Mc si possono edificare. Nella seconda scheda, inserendo i Mc edificabili ottenuti dalla prima scheda, e l’altezza dell’edificio da costruire; vi restituisce quanti Mq si possono edificare sul terreno.

Quanto si può costruire su un terreno

Calcolo capacità costruttiva

Calcolo capacità costruttiva


 



Diciamo che un terreno non ha solo come vincolo, l’indice di edificabilità, ma bisogna rispettare tante altre regole. Quindi prima di acquistare un terreno, è sempre meglio rivolgersi ad un tecnico di fiducia, che si occupa di queste cose. Il tecnico, andando presso gli uffici preposti, sarà in grado di dirvi con esattezza, quanto si può costruire su quel terreno.

Metro 3 in 1 a nastro a ruota e laser

Tante volte si può incorrere a degli errori credendo di fare un buon affare. Può capitare di trovare in vendita dei terreni in zone edificabili, credendo che si possa costruire tranquillamente; ma se non si hanno le carte in mano, non possiamo essere sicuri se si può costruire. Molti terreni infatti facendo parte di un lotto dove già si è edificato, hanno esaurito il loro fattore di edificabilità. Questo è un caso limite, ma succede, e se non si va al catasto, non lo scopriremo mai.

Quanto si può costruire su un terreno in Mq

Calcolo fabbricabilità

Calcolo superficie costruttiva







Poi ci sono i vincoli dettati da distanze tra confini o strade, o falde acquifere, che su due piedi non si possono conoscere. Se compro un terreno largo 10 metri e lungo mille metri, anche se è edificabile; difficilmente riuscirò a costruire la casa dei miei sogni. Questo perché rispettando le distanze dai confini, non rimarrebbe spazio.                        

                           

Domande frequenti su “Quanto si può costruire su un terreno”

Quali sono i fattori che influenzano la quantità di costruzione consentita su un terreno?

I fattori che influenzano la quantità di costruzione consentita su un terreno includono le normative locali, il piano regolatore generale, le servitù, le limitazioni di altezza, le distanze tra le costruzioni e i vincoli eventuali.

Qual è il concetto di Indice di Utilizzo del Suolo (IUS)?

L’Indice di Utilizzo del Suolo (IUS) è un parametro utilizzato per determinare la quantità massima di costruzione consentita su un terreno. È calcolato considerando diversi fattori come la superficie del terreno e i coefficienti di sfruttamento stabiliti dalle normative locali.

Come si calcola l’Indice di Utilizzo del Suolo (IUS)?

L’IUS viene calcolato moltiplicando la superficie del terreno per i coefficienti di sfruttamento previsti dalle normative locali. Ad esempio, se il terreno ha una superficie di 500 metri quadrati e il coefficiente di sfruttamento è 0,6, l’IUS sarà di 300 metri quadrati (500 x 0,6).

Qual è il ruolo del Piano Regolatore Generale (PRG) nella determinazione delle possibilità di costruzione su un terreno?

Il Piano Regolatore Generale (PRG) è uno strumento urbanistico che stabilisce le regole e le normative per lo sviluppo del territorio. Definisce le destinazioni d’uso del suolo, le volumetrie e le distanze tra le costruzioni, influenzando le possibilità di costruzione su un terreno.

Qual è la differenza tra area edificabile e area non edificabile?

L’area edificabile è la porzione di terreno in cui è consentito realizzare costruzioni secondo le normative e i piani urbanistici. L’area non edificabile, invece, è la parte di terreno su cui non è permesso costruire a causa di vincoli paesaggistici, ambientali o di altro tipo.

Cosa sono le servitù e come possono influenzare la quantità di costruzione permessa?

Le servitù sono limitazioni o diritti imposti su un terreno che possono influenzare la quantità di costruzione consentita. Ad esempio, una servitù di passaggio potrebbe richiedere la presenza di un’area libera di costruzione per consentire il transito di persone o veicoli.

Quali sono le normative locali che regolano le possibilità di costruzione su un terreno?

Le normative locali possono variare da luogo a luogo, ma di solito includono leggi, regolamenti e piani urbanistici che stabiliscono le regole per lo sviluppo del territorio. Queste normative determinano la quantità di costruzione consentita, i limiti di altezza, le distanze tra le costruzioni e altri parametri.

Cosa significa “coefficiente di sfruttamento” e come influisce sulle dimensioni della costruzione?

Il coefficiente di sfruttamento è un valore numerico che rappresenta la percentuale massima di area edificabile rispetto alla superficie del terreno. Ad esempio, un coefficiente di sfruttamento del 50% significa che la superficie massima di costruzione consentita è la metà della superficie del terreno.

Quali sono le limitazioni di altezza per la costruzione di edifici?

Le limitazioni di altezza variano a seconda delle normative locali e delle zone in cui si trova il terreno. Possono essere stabilite restrizioni sull’altezza massima degli edifici per motivi estetici, di sicurezza, di impatto visivo o per preservare l’armonia del contesto urbano.

Come vengono considerati gli spazi esterni, come giardini e cortili, nel calcolo della quantità di costruzione consentita?

Gli spazi esterni, come giardini e cortili, possono essere considerati nel calcolo dell’Indice di Utilizzo del Suolo (IUS). Di solito, vengono assegnati coefficienti di sfruttamento più bassi per gli spazi esterni rispetto alle aree edificabili, consentendo così una maggiore quantità di costruzione su queste ultime.

Quali sono le regole relative alla distanza tra le costruzioni?

Le regole sulla distanza tra le costruzioni possono variare a seconda delle normative locali e del tipo di zona in cui si trova il terreno. Solitamente, vengono stabilite distanze minime tra le costruzioni per garantire la privacy, il passaggio della luce solare, l’aerazione e la sicurezza antincendio.

Posso ottenere deroghe o esenzioni per costruire al di là delle limitazioni standard?

In alcuni casi, è possibile richiedere deroghe o esenzioni alle limitazioni standard di costruzione. Tuttavia, queste richieste sono valutate caso per caso dalle autorità competenti e dipendono da vari fattori come la tipologia di terreno, l’ubicazione, la finalità della costruzione e il rispetto di determinati requisiti.

Cosa succede se il terreno è soggetto a vincoli?

Se il terreno è soggetto a vincoli come vincoli paesaggistici, ambientali o storico-culturali, ci potrebbero essere restrizioni significative alla quantità di costruzione consentita. È necessario consultare le normative locali e ottenere le necessarie autorizzazioni o permessi per rispettare tali vincoli.

Ricorda che le normative e le regole specifiche possono variare a seconda del luogo e delle autorità locali competenti. È sempre consigliabile consultare esperti del settore, come architetti, urbanisti o consulenti immobiliari, per ottenere informazioni specifiche e aggiornate sulle possibilità di costruzione su un determinato terreno.

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